Sorrentino carica il gruppo:| “Col Pescara sfida stimolante”

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08 Febbraio 2013, 13:55

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PALERMO – Per la curva è già un idolo. Un grandissimo risultato se si considera che in rosanero ha fatto solo due partite e che il momento è altamente negativo. Però Stefano Sorrentino è già entrato nel cuore dei tifosi e chissà se a fine campionato lo vedremo ancora più contento. Ovviamente se lo augurano tutti. Oggi in sala stampa il portiere rosanero ha affrontato tante tematiche, come primo argomento, la crisi del Palermo: “Più la sfida è difficile, più mi ci butto dentro – dichiara Sorrentino – siamo in una situazione difficile, però è stimolante. Poi sul carro dei vincitori saliranno in tanti. Con Gasperini sono stato solo una settimana, l’ambiente non è abituato alla lotta salvezza, ma bisogna guardare la classifica e rendersi conto di dove siamo. Essere ultimi fa impressione, ma bisogna tirare fuori il meglio”.

Si parla di Malesani: “Non mi ha mai allenato, ma l’ho avuto come avversario anche in Grecia. Per la classifica è chiaro che bisogna ritornare a vincere, ci sono stati anche risultati impensabili delle avversarie. Col Pescara è uno scontro diretto, è importante vincere per agganciarli e dare un segnale”. Sorrentino non fa calcoli, è consapevole che a questo Palermo serve solo vincere: “Dobbiamo fare la corsa sul Palermo, affrontare gara per gara cercando di vincerne il più possibile. E’ chiaro che siamo in difficoltà, ma ci serve l’aiuto di tutti. Il calcio è fatto di episodi, e per il momento la fortuna ci sta voltando le spalle. Dobbiamo far punti con tutte”.

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Il gruppo è sano: “E’ chiaro che dobbiamo dare qualcosa in più noi esperti, ma anche chi è più giovane sa benissimo in che piazza si trova. Chiaramente uno spogliatoio con più punti sarebbe più sereno. Miccoli è un peccato non averlo domenica, ma è una presenza importante nello spogliatoio. E’ il nostro punto di riferimento”.

Sorrentino, però, non nasconde un pizzico di polemica neo confronti del Chievo, sua ex squadra: “Non so come mai sia uscita fuori di nuovo la questione del mio addio al Chievo. Ringrazierò sempre il Chievo per avermi fatto tornare in Italia, ma è anche vero che per 2 anni ho chiesto di andare, che hanno incassato 4 milioni dalla cessione di un 34enne, e mi hanno multato. Corini mi aveva promesso dopo Bologna che sarei stato un giocatore del Palermo, se il mister e la società non si sono parlati non è un problema mio. Dovevano dare una spiegazione e alla fine sono passato per mela marcia. Mi auguro che la gente si ricordi di quanto fatto in questi anni, ma adesso penso al Palermo”.

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08 Febbraio 2013, 13:55

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