Sorrentino: "Resterei qui a lungo | Giocare a Roma è grande stimolo" - Live Sicilia

Sorrentino: “Resterei qui a lungo | Giocare a Roma è grande stimolo”

Il portiere rosanero ritroverà la fascia di capitano, ceduta a Dybala contro la Fiorentina, e ribadisce di voler difendere fino alla fine i colori rosanero. E per l'ultima di campionato ammette che il Palermo vuole fare grandi cose, come è accaduto nel resto della stagione.

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PALERMO – Capitano lo è diventato in corso d’opera, ma nello spogliatoio del Palermo è sempre stato un leader. Stefano Sorrentino è stato ancora una volta l’anima di una squadra capace di stupire e di ottenere con largo anticipo quello che era l’unico vero obiettivo stagionale, ovvero la salvezza. Un traguardo tagliato con autorevolezza, al termine di una stagione per la quale il numero 70 rosanero può solo dare voti alti: “Molto positiva, siamo una neopromossa e ci siamo salvati a dieci giornate dalla fine. Siamo andati al di là delle aspettative. La cosa importante è aver dimostrato di essere squadra e di aver valorizzato tanti giovani in rosa, inoltre ci siamo abituati bene, battendo anche le grandi. Alla squadra do un otto in pagella”.

Adesso manca un ultimo appuntamento, per onorare al meglio il campionato. Il Palermo va a Roma ad affrontare Totti e compagni, reduci da una vittoria nel derby e con un secondo posto matematicamente in tasca. Una festa per entrambe le squadre, col Palermo che non avrà alcuna voglia di sfigurare: “Ce la metteremo tutta, andremo a giocare contro una Roma seconda in campionato. Solo giocare all’Olimpico è uno stimolo”. Dopo aver ceduto per una partita la fascia a Dybala, Sorrentino chiuderà la stagione da capitano: “Essere capitano è sempre importante, farlo in una delle principali piazze del sud è grandioso. Io qui sto benissimo e spero di continuare a lungo, avere una fascia che è stata indossata da grandi campioni è stupendo”.

Con la speranza di proseguire la propria avventura in rosanero, Sorrentino si ritrova anche un contratto a breve termine: “Ho ancora un anno di contratto e non ho ancora parlato di rinnovo”, dichiara il portiere del Palermo, che non vuole però dare adito a voci su una possibile rottura col club: “Sono già uscite cifre, spalmature e bonus, non fate uscire cose non vere. Finita la stagione faremo il punto, io e il presidente. Adesso però non c’è niente da scrivere, ora vado in vacanza e voglio stare tranquillo”. Una precisazione piuttosto secca, che non lascia trasparire però alcun dubbio sulle sue intenzioni: “La volontà è quella di restare, ma bisogna mettere i puntini sulle i”.

Tornando al campo, domenica prossima potrebbe essere l’ultima partita di Dybala con la maglia del Palermo. Già protagonista assoluto nella passerella concessa da Iachini contro la Fiorentina, il giovane argentino si avvia al trasferimento alla Juventus campione d’Italia. Un salto in avanti che in pochi avrebbero pronosticato a inizio stagione, avvenuto grazie ad uno sviluppo repentino: “Non mi aspettavo esplodesse così velocemente – ammette Sorrentino -. I numeri, però, li ha sempre avuti. Sapevamo che con l’aiuto della squadra ce l’avrebbe fatta, il prossimo anno sarà un altro avversario da menare”. O chissà, un altro avversario a cui negare il gol, come fatto già tante volte in stagione: “Forse la parata più bella è stata su Osvaldo contro l’Inter all’andata, ma anche quella al 95’ contro il Sassuolo, quando abbiamo vinto 2-1. Ne ho fatta pure una bella contro Higuain e un paio col Cagliari”.

L’importante, per Sorrentino e per il Palermo, è proseguire col progetto avviato un anno fa. Spazio a giovani da lanciare in massima serie, per poter dimostrare di essere competitivi: “Aver dato spazio a giovani da valorizzare fa capire la forza del nostro gruppo, così l’aver tolto al mister l’etichetta di allenatore di Serie B. Forse potevamo avere qualche punto in più, ma a gennaio tutte le squadre davanti a noi si sono rinforzate. Noi abbiamo continuato nella nostra strada, ma il girone di ritorno non è certo stato disastroso. Abbiamo quasi fatto gli stessi punti del girone d’andata, se vinciamo a Roma sono solo tre i punti di differenza”. E due elementi da cui ripartire, senza dubbio, sono Quaison e Chochev: “Abbiamo valorizzato tanti giovani, tra cui loro. Hanno ampi margini di miglioramento, devono seguire il mister e con l’aiuto di noi vecchietti possono diventare giocatori importanti”.


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