Cronaca

Operai intossicati da botulino|Si aggrava il bilancio

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01 Ottobre 2020, 08:57

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PALERMO – Salgono a 23 gli operai del cantiere del raddoppio Fs Messina-Palermo ricoverati per sospetto avvelenamento da botulino.

Dei 23 pazienti, accettati dal pronto soccorso del Giglio di Cefalù, tre sono stati trasferiti in terapia intensiva, al Cimino di Termini Imerese, 4 sono stati ricoverati in medicina, uno in neurologia e nove sono stati dimessi.

Sembra che tutto derivi da cibo ingerito, non si sa dove. Si controlla, naturalmente, anche la mensa del cantiere che però non sarebbe gestita direttamente dalla Toto Costruzioni, ma da un servizio catering. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Cefalù.

Tre in terapia intensiva a Termini

Ieri sono arrivati al pronto soccorso i primi operai che accusavano forti dolori addominali. In serata il bilancio dei ricoverati è salito a 10. Tre di loro in condizioni più serie sono stati trasferiti al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cimino di Termini Imerese.

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L’antidoto da Catania

I medici hanno tempestivamente richiesto, tramite il Centro antiveleni di Pavia, l’antidoto per l’avvelenamento che è stato trovato in un ospedale di Catania. I campioni di sangue, prelevati dai primi pazienti giunti al pronto soccorso, sono stati inviati a Roma all’Istituto superiore di sanità per la ricerca della sostanza tossica e la conferma della diagnosi.

“Stiamo seguendo – ha detto il direttore sanitario Salvatore Vizzi – l’evoluzione epidemiologica essendo importante il numero di soggetti che avrebbero condiviso il pasto in una mensa aziendale. Siamo in stretto contatto – ha aggiunto Vizzi – con il Dasoe dell’Assessorato Regionale alla Sanità”.

“La patologia – ha spiegato il responsabile del pronto soccorso Emanuele Sesti – è evolutiva pertanto i pazienti vengono costantemente monitorati”.

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01 Ottobre 2020, 08:57

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