Sottosegretari, conferme in vista |Romano: “Non sono interessato”

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27 Dicembre 2016, 18:00

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PALERMO – Questione di ore per la nomina di viceministri e sottosegretari del governo Gentiloni. La pratica si dovrebbe chiudere a brevissimo e l’ultimo nodo rimasto da sciogliere riguarda la presenza o meno di uomini di Ala, il gruppo di Denis Verdini. Tra questi, uno dei papabili è il palermitano Saverio Romano, che però a Livesicilia dichiara: “Eravamo convinti che Gentiloni volesse allargare la base parlamentare, con chi condivideva la necessità di fare una legge elettorale omogenea per Camera e Senato e affrontare le emergenze, da quella del sistema bancario all’immigrazione, con un governo forte. Invece il Pd ha deciso invece di perimetrare la vecchia maggioranza. Se Gentiloni non precede la fase finale della formazione della sua squadra con una dichiarazione formale nei nostri confronti – dice Romano – che illustri come e perché intende allargare la maggioranza, non siamo interessati a viceministri e sottosegretari”. Non solo, il capogruppo dei verdiniani a Montecitorio aggiunge che anche in quel caso non entrerà personalmente nella squadra: “Io faccio il presidente del gruppo parlamentare e va bene così, non sono interessato, anche perché il sottosegretario l’ho fatto dieci anni fa e potrei aver dimenticato qualcosa”, dice Romano che con Berlusconi fu anche ministro all’Agricoltura.

Insomma, salvo sorprese non ci sarà una new entry tra i sottosegretari siciliani. L’impressione è che Gentiloni proceda più o meno a riconfermare in blocco gli uscenti come accaduto per i ministri. Al massimo potrebbero esserci degli spostamenti, pochi. Uno di questi potrebbe riguardare Davide Faraone. Il palermitano del Pd verrebbe tolto dall’Istruzione, completando, dopo la sostituzione di Stefania Giannini, l’azzeramento del ministero che più ha fatto soffrire la maggioranza. Il renziano dovrebbe spostarsi alle Infrastrutture, ministero guidato dall’amico e compagno di corrente Graziano Delrio. Oppure, ma ora l’ipotesi è meno probabile, accanto a Claudio Di Vincenti per occuparsi di Mezzogiorno.

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Dovrebbero andare verso la riconferma anche i due uscenti siciliani di Ncd. Simona Vicari sembra in predicato di restare alle Infrastrutture, dove potrebbe trovare Faraone. Ma anche Giuseppe Castiglione, malgrado la grana del coinvolgimento nell’inchiesta sul Cara di Mineo, dovrebbe restare al suo posto all’Agricoltura, salvo sorprese dell’ultima ora.

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27 Dicembre 2016, 18:00

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