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Spaccatura al Palermo calcio|Parla il legale di Di Piazza

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29 Giugno 2020, 11:05

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PALERMO – La spaccatura al Palermo calcio tra il socio di maggioranza e presidente Dario Mirri (che detiene il 60 per cento delle azioni del club) e l’imprenditore italiamericano ed ex vicepresidente (proprietario del rimanente capitale sociale), si acuisce di settimana in settimana e affonda le sue radici a poco meno di un anno fa. Sin dalle prime battute della nuova società, infatti, Di Piazza ha ritenuto dal suo punto di vista violati i patti che determinavano ruoli e campi d’azione in seno al club di viale del Fante. patti che secondo l’ex vicepresidente non sarebbero stati rispettati. A suffragare la tesi di Di Piazza oggi è il legale dell’italoamericano, Francesco De Martino, dalle colonne del Gds al quale ha dichiarato l’esistenza di “una scrittura privata tra i soci del club rosanero” che regolava ruoli e aree di competenza nella gestione della società.

De Martino, che ha seguito Di Piazza nella stipula dei contratti per l’ingresso in società racconta che esiste “una scrittura privata risalente a luglio 2019 con la quale le parti avevano convenuto tutti gli accordi. Questo patto sanciva inoltre l’ingresso di Di Piazza in Hera Hora, perché è con questo accordo che si è impegnato a versare. Era previsto un ruolo operativo per Paparesta, che nelle decisioni più importanti ci fosse un accordo tra tutti e si definiva anche il ruolo di Sagramola. L’accordo prevedeva inoltre un tetto di spesa oltre il quale la decisione sarebbe dovuta passare dal CdA”.

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Nonostante lo statuto di Hera Hora non contenga questi accordi, l’avvocato De Martino sostiene che “la scrittura privata non perde la sua efficacia, ma è semplicemente un altro accordo antecedente allo statuto e non derogato da questo. “Era stato messo per iscritto – racconta De Martino al Gds – che Di Piazza sarebbe stato coinvolto al massimo nelle decisioni che sarebbe stato bene condividere in un percorso da compiere insieme. Anche questo è stato disatteso. Da subito avevo percepito che qualcosa stava per allontanare le due parti. Anche piccole scelte, come quella dello sponsor tecnico, sono state comunicate solamente a cose fatte”.

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29 Giugno 2020, 11:05

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