Spezia-Palermo, il masochismo rosanero

Spezia-Palermo, il capolavoro del masochismo

La delusione del tifoso rosanero. E quel caffè bruciato...
LA DELUSIONE
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Poniamo il caso di un tifoso rosanero che, al novantesimo di Spezia-Palermo, si sia allontanato dallo schermo per prepararsi un ‘bellu cafè’, tale da addolcire la vittoria, data ormai per sicura.

Il tapino va, mette la caffettiera sul fuoco, indugia un po’ e torna nella sala tv, dove c’è qualche parente, con qualche amico.

Già, dalle facce, capisce che c’è qualcosa… Che è intervenuto un fatto sportivamente tremendo e gli altri non sanno come dirglielo. Il tifoso-tapino guarda e annota mentalmente: Spezia-Palermo due a due.

Crede di essere vittima di un crudele miraggio. Guarda di nuovo: Spezia-Palermo due a due. Osserva i compagni di fede e di sventura. E comincia il consueto festival delle lamentazioni, con assortimento di imprecazioni. Mentre il caffè brucia.

Il Palermo, a La Spezia, ha realizzato l’ennesimo capolavoro di masochismo. In questo la squadra è grandissima e ha dato più volte prove di una vena artistica che non teme imitazioni.

Il Palermo non si accontenta di pareggiare o perdere in circostanze rocambolesche. Riesce a esprimersi con sempre innovative rappresentazioni di un identico dramma sportivo. Sono tutte variazioni sul tema di un sogno – la serie A – in dissolvenza.

Ora, possiamo metterci dentro tutto. Possiamo metterci le incertezze, il balbettio tecnico, l’allenatore che, verosimilmente, ha mischiato le carte male

Comunque, resta il dato di fondo. Il nuovo Palermo, forgiato da un ottimo mercato (nella foto), ha già copiato il vecchio nella sua specialità suprema: un masochismo da campioni del mondo.


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