Spina e i suoi cani, blitz dei vigili| Tensioni in piazza Verdi

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20 Novembre 2015, 14:24

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PALERMO – Da giorni le associazioni animaliste sono di nuovo sul piede di guerra: Nino Spina, il ragazzo più volte denunciato dalle forze dell’ordine, è tornato alla carica coi suoi cani da adottare. Ogni giorno, con una decina di cuccioli, coperte, altoparlante e cartoni, realizza una sorta di postazione dalla quale lancia il suo solito appello: “Aiutateci ad aiutarli”. Lo fa da piazza Castelnuovo all’angolo con via Ruggero Settimo, si sposta sotto i portici, fino al marciapiede di fronte al Teatro Massimo.

Nei suoi confronti era stato emesso un divieto di dimora e ci sono anche una sfilza di denunce alla Procura da parte dei carabinieri e della polizia municipale. Oltre a sanzioni per centinaia di euro e continue segnalazioni degli animalisti. Una raffica di provvedimenti dopo i quali Nino Spina non ha mai mollato, ma anzi, ha rilanciato, fino a chiedere al Comune un’area in cui potere ospitare i cuccioli in attesa di trovare una casa. “Io non vendo i miei cuccioli, mi prendo cura di loro per trovare qualcuno che li ami e poi accetto offerte libere, non impongo nulla”, ha ribadito più volte. Opinione ben diversa quella degli animalisti, secondo i quali i cuccioli verrebbero affidati illegalmente, sotto pagamento e, a volte, nonostante siano ammalati, senza preoccuparsi del post-affido.

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Stamattina l’ennesimo blitz dei caschi bianchi in piazza Verdi: decine le segnalazioni arrivate in questi giorni alla polizia municipale, con la quale oggi si sono verificati momenti di tensione. Sul posto sono arrivati anche gli agenti delle volanti della polizia. Una lotta senza fine. Spina ha ribadito più volte che non andrà via, sul suo conto sono stati disposti ulteriori accertamenti, ma gli animalisti prevedono già l’esito: “Domani sarà di nuovo lì – dicono – nonostante l’infinità di irregolarità già riscontrate e lo stato di quei poveri cuccioli”. Due giorni fa sotto i portici la polizia municipale ha fatto allontanare un artista di strada intento a suonare musica dal vivo: anche in quel caso l’intervento è sfociato nella protesta dell’abusivo.

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20 Novembre 2015, 14:24

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