PALERMO – Ballardini ritrova tutta la squadra al gran completo proprio nel momento più delicato della stagione. L’intero organico a disposizione per la sfida di Firenze, nella quale il Palermo dovrà cercare di uscire indenne per “costringere” Carpi e Udinese a giocarsi il tutto per tutto nell’ultima giornata, quando i rosa affronteranno il già retrocesso Verona: una notizia migliore non poteva esserci, unita all’ottimo stato di forma mostrato da Vazquez e compagni nell’ultima sfida di campionato. Anche per il fantasista appare del tutto smaltito il problema al ginocchio che lo ha costretto ad abbandonare anzitempo il campo a Frosinone, ma che di fatto non ha pregiudicato la sua presenza tra le mura amiche nell’ultimo incontro con la Sampdoria.
Un Vazquez in forma e nuovamente a segno, unito ad un ritrovato Gilardino: finalmente Ballardini ha dato libero sfogo al meglio che l’attacco del Palermo possa proporre, venendo ripagato con quattro gol e sei punti in due partite. La staffetta tra Quaison e Trajkovski resta ancora un nodo di difficile soluzione per il tecnico ravennate, che ha scelto il macedone in diverse occasioni, tranne nell’unica partita in cui forse ha convinto a pieno, ovvero la trasferta di Frosinone. In attesa di capire se il dubbio resterà tale anche nella settimana che porta al match di Firenze, Ballardini sembra orientato a seguire il vecchio adagio “squadra che vince non si cambia”. Ed ecco dunque che per Trajkovski potrebbe arrivare una riconferma, non avendo certezze in quel ruolo.
Il cambio, già preventivato, arriverà in difesa. Perché finalmente il Palermo può giocarsi la fase finale della stagione con tutti gli effettivi al completo anche nel reparto arretrato. Giancarlo Gonzalez (escluso dal c.t. della Costa Rica per la prossima Copa America su sua richiesta, ndr) è pronto a riprendere il comando delle operazioni al centro della linea a tre, ancora una volta confermata davanti a Sorrentino. Il campo, inoltre, ha espresso giudizio favorevole per gli altri centrali impiegati contro la Sampdoria: Cionek, Vitiello e Andelkovic hanno chiuso ampiamente sopra la sufficienza, adesso hanno cinque giorni di tempo per convincere Ballardini ad affidarsi nuovamente a loro.
Non certo un grattacapo per il tecnico rosanero, che forse sperava sin dall’inizio di avere problemi di abbondanza. Perché nel momento più importante della stagione, avere tutta la rosa a disposizione non può certo essere un’arma a doppio taglio. Tutto a beneficio di una squadra che, oggettivamente, di situazioni a favore ne ha avute poche. Dover sfogliare la margherita per scegliere l’undici da schierare a Firenze non rattristerà di certo il mister, che però ha dimostrato nelle ultime due partite di avere le idee chiare: due soli cambi tra Frosinone e Sampdoria, uno per squalifica e l’altro per “staffetta”. Segno evidente di quanto, ormai, Ballardini abbia individuato il gruppo su cui puntare per l’obiettivo salvezza. A Firenze, con ogni probabilità, si continuerà su questa falsariga.