PALERMO – Convenzione del “Renzo Barbera”, ci siamo. Dopo che il consiglio comunale di Palermo ha approvato a larga maggioranza un ordine del giorno per rivedere l’accordo con il Palermo calcio, che utilizza la struttura comunale in cambio di un canone di 315mila euro l’anno, il sindaco Leoluca Orlando domani incontrerà la conferenza dei capigruppo di Sala delle Lapidi per discutere del tema.
L’appuntamento è alle 14 a Villa Niscemi e lì primo cittadino e consiglio dovranno stabilire come precedere al rinnovo della convenzione, scaduta il 10 settembre, ma che l’Aula vuole ritoccare. “Parleremo della vicenda dell’utilizzo dello stadio, è evidente che debba essere utilizzato dal Palermo calcio, ma dovremo discutere della manutenzione straordinaria e del canone – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – più avanti si affronterà invece il tema della pubblicità, la cui competenza è solo del consiglio comunale. Ascolteremo il sindaco, ma in ogni caso c’è la piena disponibilità del consiglio a trovare una soluzione”.
La convenzione scaduta è stata siglata il 28 aprile del 2011 dal Patrimonio e dall’allora amministratore delegato della società sportiva Rinaldo Sagramola. Il Palermo, oltre allo stadio, gestisce gli spazi pubblicitari, i parcheggi antistanti lo stadio delle Palme, l’ex centro stampa e l’Ippodromo e in cambio si occupa della cura dell’impianto, della pulizia delle ampie vetrate che danno su viale del Fante, della manutenzione del manto erboso, delle poltroncine, della tribuna stampa e dei servizi igienici. La società, inoltre, deve avere due polizze fideiussorie da 78mila e 516mila euro (quest’ultima per danni a persone o cose) e “concedere” al Comune l’impianto per manifestazioni di interesse cittadino nel rispetto del calendario del campionato.
“Oggi pomeriggio, parteciperò all’incontro fissato dal sindaco Orlando con i consiglieri comunali, durante il quale si parlerà del rinnovo della concessione triennale dello stadio “Renzo Barbera” al Palermo calcio. Dopo l’irrisoria cifra pagata finora dalla società rosanero, poco più di 300 mila euro annui, adesso è arrivato il momento di fissare una quota più congrua, almeno 10 milioni di euro”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Con questi fondi, il Comune potrebbe pure dare un contributo ai tifosi che sottoscrivono un abbonamento con il Palermo e cosi, da una lato, si incentiverebbero i palermitani ad andare allo stadio per sostenere la squadra, e dall’altro il club di viale del Fante, che del resto è un’impresa che crea un notevole indotto sia per l’economia cittadina che all’immagine di Palermo nel mondo, riavrebbe una parte della somma erogata a Palazzo delle Aquile”.
“Il rinnovo della convenzione per la gestione dello Stadio di calcio Renzo Barbera rischia di essere l’ennesimo polverone sollevato per incapacità di risolvere i problemi reali di questa città – dice Rosario Filoramo del Pd – dobbiamo occuparci non solo dello stadio di calcio ma dell’intera impiantistica sportiva comunale. Dobbiamo trovare formule moderne e nuove che nel rispetto dell’interesse pubblico consentano di risollevare l’impiantistica sportiva con interventi di manutenzione ordinaria periodici ed interventi straordinari puntuali. Palazzo dello Sport e stadio del baseball fuori uso e completamente vandalizzati, Velodromo in stato di abbandono, nuovi impianti di Bonagia mai completati, Palestra Borgo Nuovo vandalizzata, un bollettino di guerra frutto dell’incapacità di assumere scelte decise. Allora è meglio puntare a formule nuove per la gestione dell’impiantistica coinvolgendo l’associazionismo sportivo. Gli impianti costano troppo di manutenzione ordinaria e straordinaria, gli incassi , compreso l’onere che la società del Presidente Zamparini versa al Comune, irrisori. Molto meglio affidarli ai privati. Ecco la condizione da offrire a chi intende investire nello sport, la gestione completa degli impianti, azzerando qualsiasi costo per il Comune, in cambio di tariffe concordate per l’accesso del pubblico dei praticanti agli impianti ed esenzioni per le classi sociali svantaggiate. Lo Stadio trasferiamolo alla società calcistica, che potrà inserirlo nel proprio asset societario, con il vincolo, in caso di cessione della società di acquisire il beneplacito da parte del Comune, caso mai un Loti… qualsiasi dovesse acquistare il Palermo”.