Stati generali, Condorelli: 'La sfida online nel segno del giornalismo'

Stati generali, Condorelli: ‘La sfida online nel segno del giornalismo’ VIDEO

L'intervento del direttore di LiveSicilia a Taormina
Il dibattito
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TAORMINA (ME) – L’interazione con i lettori, la sfida della modernità nel pieno rispetto del patto di lealtà con chi fruisce dei contenuti elaborati dai giornalisti. Pur conscio delle difficoltà, il direttore di LiveSicilia, Antonio Condorelli non si sottrae al confronto sulla nuova frontiera aperta dal digitale nel corso degli “Stati generali della Parola, dell’Informazione e dell’Editoria” in corso a Taormina nel 60° anniversario della legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti. Ad aprire la due giorni proprio l’incontro sul tema “Crisi e informazione online, come cambia il giornalismo”.

Condorelli: “Il fatto non raccontato non esiste”

“Il fatto non raccontato non esiste”, esordisce Condorelli ma nel mondo del web accade altro. Succede che “il ruolo di distribuzione dei contenuti sia affidato alle piattaforme social e ai bot”. Dunque: tra chi racconta la storia e chi la legge, non c’è un processo produttivo del quale il primo ha la piena padronanza. Perché “algoritmi scelgono con criteri propri ciò che deve essere visto e tutto il resto non esiste”.

Mark Zuckerberg, ha spiegato Condorelli, già nel 2018 aveva indicato la direzione: “Renderò la vostra permanenza più interessante”, aveva detto. Ma sulla base di quali criteri? Questo è il punto che riguarda il giornalismo. Se altri e non i giornalisti escludono dal novero delle cose interessanti alcune parole, “come ad esempio covid, coronavirus, vaccino, morte improvvisa”, la rappresentazione della realtà risulta alterata. Per evitare di cadere nelle trappole inevitabili, dunque, secondo il direttore di LiveSicilia, in carica dal giugno 2021, non resta che rinnovare il patto di fiducia con i lettori che ha anche uno strumento di misurazione effettiva: il tempo di permanenza.

“L’informazione entra in crisi se noi smettiamo di fare i giornalisti”

“Ho dato ai numeri – dice Condorelli – un significato più importante: il tempo, che le persone trascorrono leggendo i nostri contenuti. E noi – ha spiegato – siamo riusciti a raddoppiare il tempo di permanenza a LiveSicilia, da 2 minuti e 33 secondi a 5 minuti e 05 secondi. Ci siamo riusciti – ha concluso – tenendo fede al nostro patto che non nasce con noi, ma nasce molto prima, dal nostro fondatore Francesco Foresta. Perché l’informazione entra in crisi se noi smettiamo di fare i giornalisti”.

Ad accendere il dibattito anche Michele Mezza (giornalista, docente Marketing e new media Università Federico II Napoli) e da remoto Maurizio Molinari (direttore La Repubblica), moderatrice Tiziana Martorana (caposervizio Tgr Rai Sicilia, consigliere Odg Sicilia).


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