UDINE – L’onore delle armi al Palermo, le maniche rimboccate per uscire dal tunnel. Andrea Stramaccioni non cerca scuse e riconosce agli uomini di Iachini tutti i meriti per la vittoria ottenuta al Friuli: “Loro hanno messo la partita nei binari migliori col secondo gol, noi non siamo riusciti a metterli in difficoltà. Con Vazquez e Dybala hanno qualità importanti, credo che questo assetto sia quello che riesca a dargli densità in mezzo al campo e pericolosità in avanti. Hanno vinto meritatamente. Capisco i tifosi perché sono liberi di esprimersi, ma a noi non ci ha aiutato perché alla fine del primo tempo ho riscontrato in certi elementi anche la paura della giocata più elementare. Dobbiamo lavorarci sopra, oggi l’Udinese ha giocato con sette giocatori sotto i 24 anni di età e ci sono degli alti e bassi”.
Il merito principale del Palermo, però, è stato quello di aver messo subito in tasca la vittoria. Due gol nella prima parte della sfida hanno praticamente congelato il risultato, rendendo la scalata ancor più difficile agli uomini di Stramaccioni: “Noi dobbiamo cercare di parlare sul campo. L’andamento della partita ha penalizzato la nostra prestazione. Ho trovato una partita molto simile a quella col Torino, un gol dopo quindici minuti giocati bene. Questo era il peggior svolgimento possibile per una partita contro il Palermo, ho provato a dare una scossa con le sostituzioni ma non ha dato gli effetti sperati. Io e il presidente crediamo in questo progetto, ma ci sono troppi alti e bassi. I gol del Palermo nascono da nostri errori e non siamo stati capaci di recuperare”.
Per l’Udinese l’imperativo diventa dunque voltare pagina. La partita col Palermo, per Stramaccioni, va archiviata alla voce serate storte: “Fino al secondo gol del Palermo stavamo giocando con una buona aggressività, poi sotto di due gol abbiamo dovuto rischiare qualcosa. Però, ripeto, per me è stata sbagliata la tipologia di partita. Se il Palermo riesce ad andare in vantaggio diventa veramente pericoloso con quei due lì davanti. Io la catalogo come una partita storta, ho visto errori dettati da condizione psicologica, dobbiamo girare pagina. Io sotto esame? Il nostro lavoro è un esame continuo, non c’è nulla di scontato. Sono il primo a dire quando le cose non vanno e una sconfitta così non può fare piacere. Non è l’Udinese di una settimana fa, capiremo velocemente se questa partita è stata solo un brutto episodio. Ma è così in tutto il campionato, ho visto dei risultati eclatanti come le sconfitte di Empoli e Fiorentina. Il campionato è ancora lungo e dobbiamo finirlo bene, senza far subentrare qualcosa di sbagliato”.