Su “S” Catania le storie e le facce|di chi si ribella al pizzo

di

18 Maggio 2011, 13:19

1 min di lettura

“Hanno messo liquido infiammabile e dato fuoco alla mia libreria”. Maurizio Di Stefano da 18 anni gestisce una delle più note librerie catanesi, Librando. “Avevo già ricevuto un primo avvertimento il 28 marzo: hanno cosparso di benzina la vetrina e incendiato tutto, ma il vero danno è stato fatto in un secondo attentato il 25 aprile scorso”. Fuoco e fiamme hanno prodotto danni che ammonterebbero a circa 60 mila euro. L’assicurazione potrà risarcire soltanto il danno da incendio, non quello causato dal fumo che ha impregnato i libri, adesso invendibili.
Delle storie dei commercianti che si sono ribellati alle vessazioni del racket si occupa il prossimo numero dell’edizione catanese di “S”, il magazine che guarda dentro la cronaca, in edicola da sabato 21 maggio. Non solo la storia di “Librando”: dalla ristoratrice che vive all’interno del suo locale in attesa che si chiuda il procedimento penale contro gli estorsori all’imprenditore che per essersi rifiutato di pagare è stato legato e pestato dagli esattori. Anche perché a Catania il fenomeno è dilagante: secondo Sos impresa in città l’80 per cento dei commercianti paga. Un dato particolarmente alto rispetto al resto della Sicilia, dove la media è del 29,2%.

Articoli Correlati

Pubblicato il

18 Maggio 2011, 13:19

Condividi sui social