“Sulla stampa leggo più che negli atti|Micciché? Parla per eccitazione indotta”

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11 Aprile 2011, 19:33

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“Finalmente l’inchiesta è chiusa, vi invito a leggere queste carte che sono state date solo ad alcuni giornalisti che hanno riportato più di quanto contenuto negli atti. E’ stato un vergognoso e indecente stillicidio iniziato il 29 marzo dell’anno scorso”. Lo ha detto il presidente della Regione Raffaele Lombardo parlando dell’inchiesta Iblis condotta dalla procura di Catania e in cui il governatore è indagato per concorso in associazione mafiosa.

“In queste carte – ha sottolineato – troverete che non c’é mai un mio coinvolgimento. Non parlo con nessuno, non vedo nessuno. Ci sono intercettazioni tra presunti personaggi della malavita o di Cosa nostra e non c’é, al di là di parecchi insulti rivolti a me, nessun mio intervento per appalti o assunzioni a favore della mafia. Ecco perché ho detto: ‘finalmente si e’ chiusa questa indagine'”.

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Secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e fondatore di Forza del Sud, Gianfranco Micciché, la Sicilia avrebbe “bisogno di un governatore al di sopra di ogni sospetto”, riferendosi proprio alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto Lombardo. Ma il presidente della giunta regionale non si lascia attendere e risponde, secco: “Micciché ha detto questa piccola mascalzonata, assieme a tante altre sciocchezze su questo finto Partito del sud, forse in preda a indotta eccitazione alla quale speravo si fosse sottratto”.

Il governatore dell’Isola ha infine attaccato sul fronte dei tanto discussi pedaggi autostradali, che ha definito “una grave provocazione” . Lombardo si è detto pronto a scendere in piazza contro il provvedimento, perché “i pedaggi – ha detto – si potranno applicare quando avremo le stesse strade della Lombardia o dell’Emilia Romagna, e stesse condizioni economiche e sociali dei cittadini di quelle regioni”.

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11 Aprile 2011, 19:33

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