Le parole sono il biglietto da visita, svelano il nucleo dietro la corteccia, misurano la febbre, l’affabilità, la rabbia, l’impazienza di una persona. E vanno oltre. Giudici inesorabili, sperimentano l’adattabilità del singolo a un ruolo. Le parole rilasciate come pizzini iracondi da Raffaele Lombardo, nella mai smentita intervista all’Espresso, non sono quelle esatte per un presidente. […]