Salvatore Lombardo sarebbe stato ucciso perché sospettato dal clan mafioso di avere rubato un carico di merci destinato al supermercato Despar di proprietà di Domenico Scimonelli, accusato di essere uno dei nuovi capi della cosca.

Il verdetto del giudice Laura Benanti. La difesa: "Una condanna sarebbe stata letta come un giudizio politico".

L'accusa di omissione di atti d'ufficio è caduta anche per quatto ex assessori regionali, tra cui Francesco Cascio che dice: "Esco da un tunnel".

Prima ha preso gli uomini, poi i metodi, infine l'alibi. Spuntata la retorica dell'antimafia e quella della rivoluzione, il governatore abbraccia il sicilianismo. E adesso è davvero identico al suo predecessore.

Sono stati spesso un alibi per i governatori e una foglia di fico per i partiti. Ma gli "esperti" chiamati in a Palazzo d'Orleans a risolvere i problemi della Sicilia non hanno risolto nulla. Anzi, in qualche caso sono finiti dentro polemiche e scandali. Ma adesso i politici si preparano a riprendersi la scena.

"So che ci vorrà coraggio ad assolvermi perché è stato creato il mostro Lombardo: c’è stato un bombardamento mediatico senza precedenti ma mi auguro che questo giudice possa far emergere la verità". Raffaele Lombardo parla del suo processo su Facebook (all'interno il video)

Due condanne in primo grado a 20 anni e un indagine per omicidio. Questo il curriculum criminale del santapaoliano a cui sarebbe stato dedicato lo spettacolo neomelodico interrotto dai carabinieri.

Due giovani in azione al distributore di benzina, uno era armato di pistola. La polizia ha avviato le ricerche in tutta la zona.

Il monte probatorio regge davanti ai giudici della Libertà anche per Dario Caruana accusato dell'uccisione di Giuseppe Di Pasquale. Annullate invece le contestazioni a carico di Rosario Lombardo, indagato per il delitto di Franco Palermo.

Ascoltato il deputato regionale Anthony Barbagallo e i due funzionari che firmarono l'ampliamento della discarica. La decisione arriverà il 17 settembre prossimo.

L'ingresso in giunta di Giovanni Pistorio si chiude il cerchio (magico) della totale continuità tra Crocetta e Lombardo. Con quest'ultimo il governatore gelese condivide non solo gli uomini, ma anche le pose.

Mario Di Fiore, reo confesso dell'omicidio del benzinaio di piazza Lolli, si è presentato davanti al gip che ha deciso per l'arresto. “Sono distrutto per la vittima - ha aggiunto - e per i suoi figli”.