Operazione della Direzione Investigativa Antimafia: confiscati, tra gli altri, immobili, un lido balneare, un punto scommesse, un autolavaggio e diverse società. La famiglia è ritenuta dagli inquirenti collegata al clan Santapaola.

Sigilli a un patrimonio di circa 500mila euro riconducibile a Marcello Alberghina, ritenuto elemento di spessore della criminalità lentinese.

Colpiti dal provvedimento un ristorante, dai cui conti emersa una evasione pari a oltre un milione e 700 mila euro di redditi netti non dichiarati ai fini delle imposte dirette e di 350 mila euro ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, e un'azienda di Bagheria, che tra il 2008 e il 2010 avrebbe prodotto fatture false per circa 255 mila euro.

Case e terreni per complessivi 300 mila euro. Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti della squadra mobile di Caltanissetta.

Il provvedimento riguarda Mario La Terra, 59 anni, con precedenti per corruzione e concussione, e altre 3 persone a cui sarebbero stati intestati fittiziamente alcuni immobili. Tra i beni sequestrati appartamenti, locali commerciali e tre villette nella zona di Caucana.

Operazione in corso dall'alba. Sequestro di beni a Castelvetrano. Sarebbero riconducibili al boss latitante, Messina Denaro.

Nel mirino Calogero Ferro, 58 anni, accusato di essere esponente di spicco del clan mafioso di Canicattì. L'uomo, condannato nel '93 a cinque anni di reclusione per associazione mafiosa, è figlio di Antonio Ferro, indicato come il capo di Cosa nostra in provincia di Agrigento negli anni Settanta. Il provvedimento è stato eseguito dal Gico della guardia di finanza di Caltanissetta.

Il Tribunale per le misure di prevenzione ha deciso di convocare i collaboratori di giustizia che chiamano in causa il re dei detersivi. La Procura ha chiesto l'archiviazione dall'inchiesta per mafia e riciclaggio, ma gli ha sequestrato un patrimonio da 450 milioni.

Il provvedimento della Dia riguarda beni per circa mezzo milione di euro, intestati a Gaspare Como, cognato del boss latitante di Castelvetrano. Indagata anche la sorella, Bice Maria.

La guardia di finanza ha sequestrato auto, terreni e denaro per cinque milioni di euro a un imprenditore di Corleone, Michele Giandalone. L'uomo è titolare della rivendita di automobili "Auto e passione".

Sequestrato il patrimonio di Andrea D'Arrigo. L'uomo - coinvolto nell'operazione Carthago che azzerò il mandamento di Partinico - era stato condannato e poi assolto per associazione mafiosa.

La Dia di Trapani ha sequestrato beni per 15 milioni di euro. Il patrimonio è riconducibile agli eredi del defunto imprenditore di Marsala, Ignazio Miceli, indiziato mafioso.

La Dia di Trapani ha sequestrato beni per 15 milioni di euro. Il patrimonio è riconducibile agli eredi del defunto imprenditore di Marsala, Ignazio Miceli, indiziato mafioso.