In occasione della gara di Coppa Italia Palermo-Modena, le fiamme gialle hanno sequestrato 40 maglie e 57 sciarpe, esposte in vendita su una bancarella nella zona dello stadio Barbera.

Nelle testimonianze di alcuni dipendenti ci sarebbe la prova del raggiro organizzato, secondo i pm di Palermo, dai vertici della Lato HSR Giglio per incassare i finanziamenti pubblici. Ecco le carte che hanno fatto scattare, nei giorni scorsi, il sequestro da 20 milioni.

Tommaso e Orazio Fiorentino, di 55 e 32 anni, gestivano una serra con all'interno una settantina di piante di marijuana. Ad incuriosire le forze dell'ordine l'odore di cannabis proveniente dal magazzino.

La Dia di Agrigento, in base alle indagini coordinate dalla Procura di Palermo, ha sequestrato e confiscato beni per un oltre 6 milioni e mezzo di euro riconducibili al boss mafioso Giuseppe Falsone, 44enne di Campobello di Licata.

Il sequestro a riguardato beni appartenentni a Carmelo Giambò, 43 anni, accusato di far parte del clan di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) e detenuto per le condanne riportate nell'ambito dei processi scaturiti dalle indagini antimafia "Pozzo II" e "Gotha".

La lottizzazione, che avrebbe previsto 52 alloggi residenziali, era stata realizzata a meno di cento metri dal mare e a ridosso della località balneare.

Le immagini dei carabinieri del Comando provinciale di Palermo.

In un'operazione congiunta le forze dell'ordine hanno chiuso un'attività abusiva ed elevato multe per circa 7mila euro.

L'ex socio privato della partecipata regionale, secondo l'edizione odierna di Repubblica, chiede il sequestro di quelle cifre per servizi mai saldati dopo un accordo dell'ottobre 2012.

Dopo le battaglie degli ambientalisti, l'intervento della Procura.

L'evasione sarebbe stata attuata con il ricorso ad un regime fiscale agevolato previsto per le società sportive dilettantistiche.

In manette Luciano Virzì, pregiudicato di 27 anni. A segnalare il suo arrivo con la droga in città, una telefonata anonima giunta in questura.

Troppa sproporzione fra i redditi ufficiali di Gaetano Castagna e il suo patrimonio immobiliare. È stato condannato per avere cercato di imporre il pizzo ai vertici della Magnolia fiction che lo denunciarono.

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno sequestrato terreni, case e società riconducibili a Giuseppe Lo Verde di 57 anni; Giuseppe Perfetto, palermitano di 57 anni e Antonino Freschi, 57 anni, finiti in manette nel corso del blitz del 2008.