PALERMO – “Il Comune ha scoperto solo ora che la Prefettura non ha mai pagato la Tarsu sugli uffici di via Sampolo, mi piacerebbe sapere se anche altri organi dello Stato hanno conti in sospeso”. La denuncia è del consigliere comunale Fabrizio Ferrara (Ora Palermo), che ha predisposto un’interrogazione in merito.
“Gli uffici comunali – spiega Ferrara – mi hanno confermato che, grazie a una loro intuizione, è venuto fuori solo nel 2013 che la Prefettura, da quando aveva preso possesso degli uffici di via Sampolo nel 2010, non li aveva denunciati ai fini Tarsu, accumulando un debito di decine e decine di migliaia di euro”. Gli uffici in questione, per l’appunto, sono quelli di via Sampolo: 1653 metri quadrati che ospitano la depenalizzazione speciale, le violazioni al codice della strada, sequestri, ruoli e patenti. Locali che, in quanto pubblici, godono della tariffa più alta di 20 euro a metro quadrato. Il che, facendo i dovuti calcoli e aggiunti more e interessi, arriverebbe a superare “i centomila euro”, come si legge nell’interrogazione.
“Siamo sicuri che si sia trattato solo di una dimenticanza da parte della Prefettura – continua il consigliere – e sappiamo che il Comune sta interloquendo con la Prefettura per il pagamento di quanto dovuto. Ma appare incredibile che, mentre i cittadini sono vessati da Tarsu e Tares, proprio lo Stato sia moroso e non versi il dovuto. Il Sindaco si batta con orgoglio affinché lo Stato paghi subito i suoi debiti ai palermitani, nella speranza che ciò possa servire da stimolo alla Sicilia e ai siciliani per rivendicare con forza la piena attuazione della nostra autonomia”.