CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Pecile e Freeman possono tornare a tirare un po’ di fiato. L’Orlandina ha risolto la grana playmaker, venuta fuori dopo l’infortunio di Jonny Flynn, ed è corsa ai ripari ingaggiando Sek Henry, già nelle fila della Enel Brindisi ad inizio stagione. Un innesto importante per una squadra che può tornare a gestire al meglio le proprie rotazioni, per la gioia di coach Griccioli, che già dopo la partita contro Caserta aveva sottolineato il bisogno di sistemare il roster proprio sul reparto guardie. L’arrivo di Henry colma un vuoto pesante per l’Orlandina e lo stesso giocatore si dichiara pronto a cominciare questa avventura: “Sono un playmaker che lavora duramente, a cui piace difendere nella stessa maniera e ama far girare la squadra affinché si possa vincere tutti insieme”, ha detto la guardia di origini giamaicane, alla sua prima intervista da giocatore dell’Orlandina.
Henry ha speso parole d’affetto anche per la piazza di Capo d’Orlando, che evidentemente ha saputo fargli sentire il suo calore sin dal primo momento in cui ha messo piede in quella che sarà la sua nuova città: “Capo d’Orlando è bella, il mare è fantastico, il paesaggio è spettacolare”, ha ammesso il playmaker, che ovviamente ha ricevuto un’accoglienza positiva anche da parte dei suoi nuovi compagni: “Il capitano è il migliore”, dice tra il serio e il faceto il nuovo elemento del roster di Griccioli riguardo a come l’hanno accolto la squadra e lo staff tecnico, su tutti appunto il capitano Matteo Soragna. Impressioni positive confermate nella conferenza stampa pre-partita anche dal tecnico Griccioli e da Andrea Pecile, entrambi soddisfatti del nuovo acquisto.
Quello che più conta, però, è che Henry sarà a disposizione sin da subito per la trasferta di Pesaro. Una sfida importante perché contro una diretta concorrente, ma ancora di più perché potrebbe valere la seconda vittoria consecutiva. L’Orlandina punta a sbancare l’Adriatic Arena e lo fa con un Henry in più sul motore, contando anche sulla sua conoscenza degli avversari, già affrontati con la canotta di Brindisi all’esordio in campionato: “Non esiste un vero e proprio segreto per batterli, dobbiamo solamente essere concentrati e giocare fino alla fine”.