MAZARA DEL VALLO (TRAPANI)- E’ durata poche ore lo scorso 17 ottobre la ricerca di tre persone che attorno alle 21 avevano tentato di mettere a segno una rapina in una villetta di Mazara del Vallo. Erano riusciti a farsi aprire il cancello, spacciandosi al citofono per finanzieri che dovevano notificare un verbale, ma quando il padrone di casa è sceso per aprire si è ritrovato davanti una persona a viso scoperto e subito dopo dietro di lui altre due persone con il volto travisato. Sono stati attimi concitati ma la coppia presa di mira, marito e moglie, è riuscita a “respingere” l’assalto nonostante la minaccia di uno dei rapinatori armato di una pistola, e poi la donna dopo avere colpito al volto uno dei malviventi è riuscita ad attivare l’allarme collegato con la sala operativa del commissariato di polizia.
I tre si sono perciò dati alla fuga e poco dopo sono finiti fermati da una pattuglia della volante. Gli agenti non hanno avuto tentennamenti quando si sono trovati davanti un’auto bianca con tre giovani a bordo. Particolari che coincidevano con quelli diffusi dai malcapitati. A insospettire ancora di più i poliziotti, la circostanza che, mentre controllavano i documenti dei tre, a parte l’evidente nervosismo mostrato dal giovane alla guida, un altro mostrava una ferita al volto, allo zigomo sinistro. Proprio addosso a questi, Vito Daniele Beltrallo, 22 anni, veniva trovato un coltello a serramanico con lama lunga quasi 18 centimetri. Per questa ragione i tre venivano condotti in commissariato dove nel frattempo era giunto l’uomo sfuggito alla rapina che riconosceva uno dei tre come quel giovane a volto scoperto che si trovava al cancello di casa.
Scattata la perquisizione dell’auto saltavano fuori ulteriori prove. Non c’era dubbio che i tre giovani in commissariato erano gli autori del colpo andato fortunatamente all’aria. Sull’auto i poliziotti hanno infatti trovato una mazza e un bastone, oltre che una pistola con matricola abrasa, Una Beretta 7,65 e relative cartucce, otto in tutto, ben nascoste sotto ad un sedile e ancora un altro coltello a serramanico. A casa di uno dei tre arrestati, Antonino Pilato, 19 anni il giovane “finto finanziere”, poi gli agenti trovavano arnesi per modificare armi e una sorta di silenziatore. Beltrallo e Pilato, mazaresi, sono stati arrestati e condotti in carcere a Trapani, l’altro giovane, F.S., originario di Campobello di Mazara, per la minore età è stato condotto presso il Malaspina di Palermo.
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