CATANIA – “Direttori inadempienti” nel produrre la documentazione che attesti alla Corte dei conti palermitana la legittimità e la regolarità delle gestioni, nonchè del funzionamento dei controlli interni. A scriverlo è il neo Segretario generale del Comune, Antonella Liotta, che ha deciso di convocare, a stretto giro, i dirigenti delle direzioni Ragioneria, Lavori Pubblici, Decentramento, Ecologia, Segreteria generale, Presidenza del Consiglio, Affari Legali e Attività produttive perchè presentino la documentazione necessaria a completare il referto da presentare ai magistrati contabili.
Stando al Testo unico degli enti locali, il Comune ogni sei mesi deve infatti mandare una sorta di report dell’attività contabile delle varie per attestare il mantenimento dell’equilibrio di bilancio. Eppure, nonostante questo andasse presentato entro il 30 settembre scorso, alcuni direttori non hanno prodotto quanto avrebbero dovuto, causando quella che la stessa LIotta nel documento ufficiale emesso oggi, chiama impasse. Scrive il Segretario generale: “Lo scrivente, con nota del 2/10/2013, avendo constatato l’inadempienza dell’ente, ha sollecitato i settori a compilarele parti di competenza del referto per i successivi adempimenti, dando l’informazione al Collegio dei Revisori, che chiedeva notizie”.
Da allora, però, nonostante sia passato più di un mese e mezzo, otto direzioni non hanno dato alcuna risposta o, se l’hanno data, l’hanno fornita incompleta. “Purtroppo – aggiunge la Liotta nella nota – malgrado i solleciti, si deve constatare oggi che alcuni settori non hanno evaso la nota e, quelli che hanno dato riscontro, hanno presentato dai incompleti, contraddittori, non documentati o pervenuti in ritardo e con imprecisioni tali che non consentono di assemblare il documento”.
Da qui il richiamo all’ordine e la convocazione dei dirigenti che, a partire da domani mattina, dovranno presentare direttamente al Segretario generale la documentazione per dare risposta alla Corte dei Conti. “Permanendo l’impossibilità ad adempiere – conclude la Liotta nella nota – la scrivente si vedrà costretta ad effettuare la necessaria segnalazione alla Corte dei Conti!”.
E chissà se qualche testa cadrà.