Droga sull’asse Zurigo - Catania |La cocaina è in cristalli - Live Sicilia

Droga sull’asse Zurigo – Catania |La cocaina è in cristalli

Si cercano i destinatari dei 430 grammi di cocaina purissima sequestrati dalle Fiamme Gialle ripostesi ad un 53enne svizzero. L’uomo, fermato a Giardini Naxos, ha percorso in auto 1600 chilometri.

L'indagine
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RIPOSTO. Ha oltrepassato la frontiera e percorso l’intera penisola a bordo della propria vettura, un’Alfa Romeo color amaranto, trasportando un carico di droga del valore di oltre 160mila euro. Il suo viaggio, iniziato a Zurigo, si è concluso domenica sera all’uscita dello svincolo autostradale di Giardini Naxos, dove è stato arrestato, poco dopo le 18, dai militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Riposto. Un insospettabile 53enne, nato a Taormina ma da ormai cinquant’anni trapiantato in Svizzera, è finito in manette con l’accusa di importazione di sostanza stupefacente dall’estero e detenzione ai fini dello spaccio.

Nella tasca interna del suo giubbotto i finanzieri hanno trovato, avvolti nel cellophane, 430 grammi di cocaina purissima in cristalli. Negli slip dieci grammi della stessa sostanza, già tagliata e pronta per l’uso. L’uomo non viaggiava da solo. Al suo fianco una donna di origine brasiliana, addosso alla quale non è stato trovato stupefacente.

Scovato l’ingente quantitativo di droga, i finanzieri ripostesi hanno chiesto l’intervento dell’unità cinofila di Catania. La coppia è stata condotta nella Caserma ripostese per gli accertamenti. La donna, però, dopo alcune ore è stata rilasciata poiché ritenuta estranea ai fatti. Al momento nulla lascerebbe presupporre il suo coinvolgimento nell’attività illecita. L’uomo, su disposizione della Procura peloritana, è stato rinchiuso nel carcere di Messina Gazzi.

I DESTINATARI. A chi erano destinati i 430 grammi di cocaina? E chi è in grado di lavorare una partita purissima in cristalli? Sono questi gli interrogativi a cui gli inquirenti starebbero cercando di dare risposte. L’indagine, condotta nel più stretto riserbo dalle Fiamme Gialle ripostesi, potrebbe riservare importanti sviluppi. Più che il quantitativo è la consistenza della cocaina, non in polvere ma in cristalli, a catalizzare l’attenzione. Per trasformarla in polvere bianca, poi “tagliata” e immessa sul mercato, è necessaria una complessa lavorazione. Solo in un laboratorio professionale sarebbe stato possibile raffinare la cocaina e ricavarne due chili di sostanza, questa la stima dei finanzieri, da immettere sul mercato.

Nella vita dell’insospettabile corriere svizzero –siciliano potrebbero nascondersi contatti o collegamenti con gli ambienti della criminalità locale. L’uomo non avrebbe alle spalle alcun precedente specifico. Non è chiaro nemmeno se si sia trattato di un viaggio isolato o se l’uomo in passato abbia già fatto la spola tra la Svizzera e il sud Italia. Il 53enne non avrebbe fornito risposte al momento dell’arresto.

Si attende l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Messina.

LE IPOTESI. L’arresto di domenica sera giunge a sette mesi dall’operazione “Tabula rasa”, condotta dalle Fiamme Gialle ripostesi e sfociata nell’emissione di nove ordinanze di custodia cautelare in carcere per spaccio di marijuana e cocaina. Le due vicende potrebbero avere un collegamento. Non si esclude che da quell’indagine partita a Fiumefreddo di Sicilia, con la scoperta di un laboratorio artigianale per il confezionamento della droga, possa essersi sviluppato un secondo filone d’inchiesta. Anche in questo caso la partita di droga, una volta raffinata, potrebbe essere stata destinata alle fiorenti piazze di Giardini Naxos e Taormina, controllate dalle cosche catanesi. L’auto, “pulita” e immatricolata in Svizzera, è stata intercettata a Giardini Naxos. Forse non era quella la meta finale, ma probabilmente nemmeno una scelta casuale. In uno dei comuni rivieraschi a più alta densità turistica una vettura straniera avrebbe avuto maggiori possibilità di passare inosservata. Così non è stato.

 

 


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