Trapani, banca chiede 179mila euro: condannata a pagare 479mila

Trapani, il cliente ha ragione: banca deve pagare 479mila euro

Un imprenditore si oppone al decreto ingiuntivo. Istituto di credito condannato

TRAPANI – Il decreto ingiuntivo è stato revocato e la banca condannata a sborsare 479.000 euro in favore di un correntista.

Il Tribunale di Trapani ha accolto il ricorso di un imprenditore di Calatafimi, assistito dagli avvocati Giovanni Puntarello e Calogero Gianluca Rizzuto di Legalit Avvocati Associati e dell’avvocato Giuseppe Giamportone.

Giudizio promosso dalla banca condannata

Nel 2019 Banca Monte dei Paschi di Siena ha promosso il giudizio, chiedendo al Tribunale un decreto ingiuntivo. Chiedeva all’imprenditore un pagamento di 175 mila euro, oltre interessi.

L’imprenditore aveva custodito i propri estratti conto fin dal 1995. I legali hanno riscontrato numerose criticità nel contratto stipulato per disciplinare i rapporti di dare e avere tra banca e correntista.

Accolta la tesi difensiva

Un perito di parte ha rideterminato il saldo di conto corrente e la difesa si è opposta al decreto ingiuntivo.

Il Tribunale di Trapani ha accolto le tesi dei difensori del correntista i quali hanno sostenuto la non corretta applicazione dei tassi di interesse, oltre che l’illegittima applicazione di numerose spese e commissioni.

Gli avvocati Puntarello, Rizzuto e Giamportone non sono soddisfatti del risultato ottenuto ed annunciano la proposizione di un apposito appello.

La cifra potrebbe non bastare

Ritengono che se il Tribunale di Trapani avesse applicato la cosiddetta regola del “saldo zero” (regola contabile che si utilizza per rideterminare i rapporti di conto corrente allorché la banca agisce in giudizio senza depositare tutti gli estratti conto dall’inizio del rapporto), Monte dei Paschi di Siena avrebbe dovuto esse condannata  a restituire al correntista una somma superiore ai 900.000 euro.


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