Terlizzi sempre più nei guai | Frequenti le telefonate con Arbotti

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30 Giugno 2015, 12:46

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PALERMO – Lo scandalo legato all’operazione “I treni del gol” sta già infliggendo una pesantissima punizione al Catania, in bilico da una ripartenza dalla Lega Pro con una forte penalizzazione e la possibilità, tutt’altro che remota, di ripartire dai Dilettanti e con un organigramma societario nuovo di zecca. Ma la Sicilia potrebbe versare ulteriori lacrime amare per il coinvolgimento, sempre più concreto, anche del Trapani Calcio. In particolare, sembra essere Christian Terlizzi il tesserato granata più attivo nelle vicende finite al vaglio della magistratura etnea, nell’ambito del derby del “Massimino” tra la formazione di Marcolin e quella di Cosmi, una delle cinque partite che Pulvirenti ha ammesso di aver comprato, o per le quali ha provato a manipolare il risultato in favore della propria squadra.

Stando alle ultime intercettazione, venute fuori nella tarda mattinata, Terlizzi avrebbe intrattenuto più di una conversazione telefonica con il procuratore Fernando Arbotti, uno degli uomini più coinvolti in questa operazione. Si parla ovviamente della sfida tra Catania e Trapani, ed è il procuratore a contattare in maniera frenetica e costante il difensore granata per proporgli la combine per la partita. Anche nella serata che ha preceduto il derby, Arbotti ha contattato Terlizzi per avere notizie positive in merito a questa combine, mentre dalla sera successiva all’incontro del “Massimino” le comunicazioni tra i due interlocutori si interrompono bruscamente. La situazione viene costantemente tenuta al vaglio degli inquirenti, mentre nubi fosche potrebbero abbattersi sul Trapani.

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Intanto, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, il procuratore Stefano Palazzi ha dato un aggiornamento sull’avanzamento dell’inchiesta: “Oggi la Procura di Catania ci trasmetterà gli atti di indagine fino ad ora espletati, grazie alla disponibilità dei colleghi della città siciliana che ci mostrano considerazione e fiducia. In due mesi circa i giudici di Catania sono riusciti a portare l’indagine in un punto così avanzato che ci consentirà di fare chiarezza sui nostri tesserati”.

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30 Giugno 2015, 12:46

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