Tremila in corsa per un camice bianco | Ansie, sogni e tensioni ai test di Medicina

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08 Aprile 2014, 18:21

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PALERMO – Qualcuno passeggiava nervoso, qualcun altro rileggeva freneticamente le ultime nozioni, ripassava in disparte – in un angolino improvvisato tra marciapiedi, gradini, fogli volanti e zaini – cercando di imprimere nella memoria numeri, formule, date, nomi.  Qualcuno è arrivato accompagnato da genitori o amici, in preda al panico, altri si appellavano alla dea bendata, altri ancora stringevano un santino tra le mani. La cittadella universitaria di Palermo, in viale delle Scienze, questa mattina, era un cocktail di eccitazione, smania, ansia e impazienza. Quella dei tremila giovani giunti per sostenere i test d’ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria. Ragazzi e ragazze con il sogno di un camice bianco e il cuore colmo di speranza.

“Non vedo l’ora di avere quel foglio davanti, mettere fine a tutto questo stress – dice Marianna mentre fa avanti e indietro tra i sentieri del Polididattico – non ho chiuso occhio stanotte e stamattina ho preso una tazza di camomilla ma l’ansia è più forte di tutto. Voglio che finisca presto anche perché devo correre a casa a studiare per il compito di latino di domani”. Marianna frequenta il Liceo Classico Vittorio Emanuele e, come tanti altri coetanei, in questi mesi ha sovrapposto lo studio per la maturità agli esercizi per il quiz di medicina.

L’appeal del camice bianco intanto – causa l’anticipo del test ad aprile – sembra essere calato con una notevole contrazione di canditati rispetto al dato dello scorso anno, quando furono 800 in più. “È stato un trauma – spiega Marco, che frequenta ancora il liceo scientifico – fino a ieri ho portato il libro in classe, studiavo tra un’interrogazione e una spiegazione, durante la ricreazione, in palestra. E a rincarare la dose ci hanno pensato i professori che per tutto l’anno ci hanno ricordato, ogni tre secondi, del fatto che a giugno ci attende la maturità, una prova fondamentale per la nostra vita. È stata un po’ una lotteria”. “Gli impreparati e qualche brutto voto sul registro ci sono stati, inutile negarlo – aggiunge Debora, proveniente dal liceo scientifico di Partinico – ma non potevamo fare altrimenti, per questi test d’ingresso si deve studiare molto, i sogni comportano sacrifici e rinunce”.

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Ma i giovani, divisi tra l’impegno per la maturità da sostenere a giugno e la preparazione ai quiz, non erano i soli a tentare la corsa al test questa mattina. C’era anche chi ha tentato altre volte senza successo di accedere alla facoltà di medicina o chi, dopo un anno passato in un’altra facoltà, ha deciso di cambiare rotta: “Succede all’improvviso, un giorno ti alzi e pensi che la vita è una e che va tentato il tutto per tutto – dice Giulia, studentessa di Scienze Biologiche -. L’anno scorso ho rinunciato a fare il test – racconta -, avevo paura di non farcela, di rimanere delusa dalle aspettative, ho preso la via più facile. E pensare che indossare il camice bianco è il mio sogno più grande. Oggi è tempo di cambiare e dare tutta me stessa, anche se la mano non smette di tremare”.

Poco dopo le 9.30 i ragazzi sono stati suddivisi negli edifici di Ingegneria, Architettura e del Polididattico. Ventinove le aule allestite e collegate in videoconferenza con il sistema telefonico Voip all’aula informatica Stellino, nel complesso di Medicina. Per accogliere gli aspiranti medici “l’Università ha messo in campo una macchina organizzativa complessa”, ha spiegato il rettore Roberto Lagalla. Ed effettivamente così è stato. I ragazzi si sono trovati immersi in un vero e proprio set da 007 tra aule blindate e metal detector “anti furbetti”. Non si potevano introdurre in aula matite, fogli, borse o smartphone, pena l’espulsione e l’annullamento della prova. “Ci hanno fatto lasciare zaini e cellulari al piano terra – spiega Francesco – siamo entrati solo con la carta d’identità e la fotocopia del Mav pagato, poi ci hanno fornito tutto loro, anche la penna”.

Soltanto in 400 potranno entrare a far parte del programma di Medicina 2014/2015 – con gli studenti suddivisi tra le sedi didattiche di Palermo e Caltanissetta (84 per cento Palermo, 16 per cento Caltanissetta) – 23 i posti per Odontoiatria. I test hanno preso il via alle undici in punto, come in tutta Italia, e gli studenti hanno avuto 100 minuti a disposizione per rispondere a 60 quesiti. Quest’anno, la ripartizione del numero di quiz è stata modificata con la riduzione delle domande di cultura generale da 20 a 4 in favore dei quesiti di logica passati a 23, biologia (15), chimica (10), matematica e fisica (8). Ogni risposta esatta varrà 1,5 punti, mentre per ogni risposta sbagliata sarà operato un decurtamento di 0,4 punti. Il massimo punteggio è 90 punti, quello minimo per essere inseriti in graduatoria, 20. I risultati saranno pubblicati sul sito internet dedicato del ministero il 22 aprile prossimo. Il 12 maggio invece sarà pubblicata la graduatoria nazionale di merito nominativa.

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08 Aprile 2014, 18:21

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