PALERMO – La gamba non è quella della scintillante stagione 2013 ma le motivazioni se non sono uguali poco ci manca. Per Vincenzo Nibali l’edizione numero 99 del Giro d’Italia, al via oggi dalle strade dei Paesi Bassi ricalcando la tradizione di un giro che in questi ultimi 12 anni parte fuori dai confini dello Stivale, rappresenta quella del riscatto dopo due stagioni opache con in cascina diverse classiche, un paio di tappe conquistate nell’ultimo Tour de France e la macchia della squalifica alla Vuelta di Spagna. Per lo Squalo messinese però si riparte da zero e l’obiettivo principale resta la maglia rosa.
Da affrontare lungo le 21 tappe il campione dell’Astana non avrà stavolta a che fare nè con Contador nè con Froome, bensì con l’ex compagno di squadra Mikel Landa, passato nel frattempo al Team Sky orfano al giro di Froome, e il sempre pericoloso Alejandro Valverde. Dietro questi tre super favoriti, che si sfideranno fra l’altro nelle Dolomiti in una settimana dai colpi di scena già annunciati, si stagliano una serie di corridori giovani ed esperti pronti ad approfittare di un passo falso sui pedali dei primi della classe.
In fila per un posto sul podio c’è sicuramente il colombiano Rigoberto Uràn della Cannondale e il connazionale Esteban Chavez della Orica-GreenEDGE. Nella Tinkoff, che non presenta l’ultimo vincitore della maglia rosa Contador, spazio al polacco Rafal Majka. Fra le possibile sorprese occhio poi a Tom Dumoulin, capitano della Giant-Alpecin, olandese indicato anche da Nibali come possible outsider per le sue qualità a crono che potrebbe sfruttare già nella tappa inaugurale. L’Italia si affida all’usato sicuro come, Domenico Pozzovivo e Damiano Cunego su tutti, mentre Michele Scarponi avrà il compito di far da gregari proprio a Nibali con Tanel Kangert e Jakob Fuglsang. All 6^ tappa con il primo arrivo in salita si inizierà a capire chi davvero potrà fare la voce grossa quest’anno.
