CATANIA – Un campetto nuovo di zecca per i ragazzi del quartiere. E’ stato inaugurato ieri a San Giovanni Galermo, nei pressi della piazza recentemente intitolata al commissario Beppe Montana, da Emanuele Giacalone e Giuseppe Zingale, presidente e vicepresidente della IV municipalità, insieme al parroco di S. Stefano, e dagli esponenti del Lions Club che ha contribuito alla realizzazione della struttura (il presidente in carica Carlo Maugeri e l’ex presidentessa Marisa D’Agostino, gli ingegneri Ingrassia e Pezzella, quest’ultimo in rappresentanza del governatore distrettuale del club).
“Si tratta di una delle molte iniziative promosse dall’amministrazione Bianco”, spiega Giacalone, “per riqualificare il territorio e, qui in particolare, per sottrarre i bambini alla vita di strada. L’ideale sarebbe che ciascuno, secondo la propria possibilità, adottasse una piccola parte di quartiere. L’appoggio dei Lions è stato notevole per il recupero di questo spazio; noi dell’amministrazione abbiamo avuto il piacere di occuparcene anche materialmente, con le nostre mani”. Semplice e informale l’iniziativa, in larga parte rivolta ai ragazzini presenti, che si sono subito impegnati a “testare” il campo nel modo più opportuno. A loro si sono espressamente rivolti Maugeri e D’Agostino, sottolineando l’importanza di uno spazio comunitario del quale farsi responsabili sin da giovanissimi. Ciò nello spirito dell’associazione patrocinante, fondata su una logica di solidarietà e miglioramento sociale.
Decisamente propositivo Zingale: “Adesso bisogna pensare ai passi successivi. Ad esempio, l’amministrazione intende ripristinare un altro campetto a S.G. Galermo nord, in via Macello, attualmente chiuso. Intanto continuiamo a muoverci anche in altre direzioni: non ultima la gestione dei rifiuti, che in zona è sempre piuttosto problematica”.
“Un risultato importante”, prosegue Giacalone, “sarà quello di consegnare il campetto alla parrocchia locale, perché si costituisca anche una società polisportiva; in questo senso vogliamo svolgere un’opera che si può dire pedagogica. Crediamo realizzabile una municipalità partecipata, nella quale sviluppare le idee più serie proposte dai cittadini”.