Un Natale tra sogni e delusioni | Trapani vola, Catania sprofonda

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26 Dicembre 2014, 15:30

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PALERMO – Umori opposti all’indomani del Natale e alla vigilia dell’ultimo turno di campionato. Trapani e Catania si avviano a concludere un’annata vissuta agli antipodi, che ha trovato conferma anche nella giornata di B andata in scena il 24 dicembre. I granata hanno colto tre punti importantissimi, rilanciando le loro ambizioni in chiave play off. Gli etnei, invece, hanno rimediato l’ennesima sconfitta esterna di un girone d’andata da brividi.

QUI TRAPANI Entusiasmo e ottimismo dopo il 4-1 rifilato all’Avellino. Un successo che rimette la formazione di Boscaglia in corsa per un posto negli spareggi promozione. Solo note liete dal match disputato mercoledì: oltre al ritorno alla vittoria, la tripletta di un Giovanni Abate che ha avuto il merito di continuare a reggere il reparto d’attacco anche quando bomber Mancosu (tornato in campo proprio contro gli irpini) è stato costretto a dare forfait per infortunio. Nadarevic ha confermato di essere una pedina imprescindibile per il Trapani, così come Gomis, il cui rientro tra i pali è coinciso con il ritorno al successo. Bene anche Martinelli, inserito al posto di Terlizzi e autore di un’ottima prova insieme a capitan Pagliarulo. Adesso l’ultima dell’anno in casa della Pro Vercelli: l’obiettivo è quello di non perdere per chiudere in modo positivo un 2014 straordinario.

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QUI CATANIA Buio pesto e crisi che sarebbe oltremodo ipocrita non definire profonda. Squadra allo sbando e in zona retrocessione, tecnico pro tempore espulso e gioco che non arriva. Il nervosismo è esploso al “Tombolato” di Cittadella con ben cinque cartellini rossi, pantomimico quello rimediato da Leto dalla panchina. A rendere ulteriormente drammatica la situazione è la decisione assunta dai tifosi rossoazzurri di disertare nuovamente gli spalti del “Massimino” per Catania-Carpi, una sfida che, tenendo conto dei numerosi infortuni e delle squalifiche conseguenti alla pioggia di rossi, appare come uno scoglio insormontabile da superare. L’unico ingrediente in grado di addolcire l’atto finale di un 2014 maledettamente amaro sarebbe una vittoria contro tutto e contro tutti. Al momento, però, risulta utopistico persino pensarlo.

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26 Dicembre 2014, 15:30

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