“Salvezza” è il nuovo fumetto-inchiesta di Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo, presentato alla Feltrinelli di Palermo. L’incontro è stato moderato dal giornalista Rai Davide Camarrone e introdotto da un video girato da dagli stessi autori a bordo della nave Aquarius di SoS Méditerranée.
Il fumetto rivelazione, pubblicato dalla nuova collana Feltrinelli Comics curata da Tito Faraci, è una novità assoluta. Come ha detto lo stesso Faraci: ”La novità sta nel saper rappresentare la realtà, interpretandola”.
“Salvezza” non è intesa come quella dei migranti che riescono a non morire in mare, ma come “Salvezza del nostro continente”, come sostiene Camarrone, “Salvezza di un’ Europa che ha smarrito quell’identità che era stata faticosamente ricostruita a partire dalla Germania dopo il 27 gennaio 1945. Siamo ad un restringimento dell’orizzonte – ha sottolineato Camarrone – che fa sì che i nostri figli non vedano oltre la ristrettezza del nostro tempo, che è una ristrettezza morale, ideale, senza grandi ideali di cambiamento”.
Lungo i dieci capitoli del libro, l’andamento tematico e la trama vanno a braccetto, con scene, interviste e quadretti in pieno canone da graphic journalism: una tappa alla volta si spiegano così il funzionamento della vita e la distribuzione degli obblighi a bordo della Aquarius, le procedure di salvataggio, le regole d’ingaggio, i rapporti con l’MRCC di Roma nel corso delle missioni di soccorso, ma anche le condizioni politiche e il contesto di opinione pubblica in cui le ong operano, a partire ad esempio dal cosiddetto ‘Codice Minniti’.
E poi soprattutto c’è l’elemento umano, le storie dei migranti messi in salvo, viaggi di terrore e speranza tra resoconti di violenze nelle prigioni libiche, abusi da parte dei trafficanti. Tavole didascaliche cariche di dati e statistiche ufficiali si alternano così al reportage, in una narrazione asciutta come lo stile grafico che l’accompagna..
L’idea del fumetto-inchiesta nasce dallo stesso Tito Faraci che, volendo mettere in atto un nuovo progetto, “recluta” i due autori e in accordo iniziano questo nuovo viaggio. “Nonostante negli anni scorsi io e Lelio avessimo intervistato persone he erano nei centri di accoglienza di Trapani – racconta Marco Rizzo – ci mancava il racconto di questo primo contatto. Un contatto tra due mondi apparentemente distanti un oceano. In quel contatto c’è tutto, anche a livello di politica nazionale e internazionale. Ci sono soprattutto storie di uomini. Non solo migranti ma, anche soccorritori, gente che si mette in ferie per aiutare a tirare fuori dal mare altri uomini che stanno morendo”.