La maggioranza si prende una settimana di tempo per cercare la quadra sulla riforma della sanità, che oggi è approdata nell’Aula dell’Ars. Il centrodestra, spaccato su questo tema, ha trovato l’intesa per rimandare di otto giorni la discussione del testo, dando il tempo al governo di presentare un maxiemendamento che dovrà riscrivere la riforma cercando un punto di incontro tra la visione dell’assessore Massimo Russo e dell’Mpa e quella di Pdl e Udc che è prevalsa in commissione.
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo intervenendo in Aula, a fianco dell’assessore alla sanità Massimo Russo, ha assicurato che “nessuno vuole fare arlecchinate”, invitando il Parlamento regionale a fissare per mercoledì prossimo la scadenza per la presentazione degli emendamenti.
Lo stesso giorno si riaprirà la discussione generale, che sarà molto breve, per permettere l’indomani di riavviare la discussione sull’articolato.
Il rinvio della discussione generale era stato richiesto dal capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini, relatore del testo che aveva avuto la meglio in commissione, dove l’Mpa e il governo erano usciti battuti. “Il disegno di legge uscito dalla commissione – ha ammesso Leontini – e’ un lavoro parziale che meriterebbe di essere sottoposto a una piu’ ampia riflessione, nell’ambito di un confronto costruttivo con il governo, l’Mpa e il Pd. Lombardo si e’ impegnato a formulare una ipotesi conciliativa che raccolga i vari disegni di legge. Un maxi-emendamento di governo e maggioranza che sarebbe base della discussione dell’Ars e delle proposte di modifica che verranno dall’Aula”.
L’opposizione si è fatta sentire con Antonello Cracolici. “Non ci stiamo ai papocchi”, ha detto il capogruppo del Pd, che ha chiesto che il maxiemendamento del governo venga presentato non mercoledì ma almeno lunedì per dare la possibilità all’opposizione di presentare subemendamenti.
Una richiesta che ha trovato la disponibilità del governo: il maxiemendamento che in sostanza riscriverà la riforma di Ausl e ospedali arriverà entro lunedì.
Si è anche posta fine alla lunga telenovela sulla mozione di censura presentata dal Pdl e Udc contro l’assessore alla Sanita’ della Regione siciliana, Massimo Russo, che aveva emanato la circolare che impediva ai funzionari del suo assessorato di intrattenere rapporti con organi politici. La mozione è stata ritirata nel corso della seduta di oggi dell’Ars dopo il passo indietro, annunciato, del’assessore. Il presidente di turno Santi Formica ha letto in aula una lettera di Russo: “Faccio un passo indietro. La mia circolare – scrive Russo – non e’ stata compresa e involontariamente ho offeso un’Assemblea impegnata in questa fase delicata. Il nostro interesse e’ varare una riforma attesa dalla società siciliana. Sono qui per dare il mio contributo in un momento in cui c’è bisogno di serenità. E’ questa la mia priorità. Pertanto, insediatisi i nuovi dirigenti generali, revoco la circolare contestata”.