Uomo ucciso a colpi di pistola | La polizia ferma quattro persone - Live Sicilia

Uomo ucciso a colpi di pistola | La polizia ferma quattro persone

Lotta tra bande a Pachino per controllo dello spaccio di droga

LE INDAGINI
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SIRACUSA – Agenti del commissariato di Pachino hanno fermato quattro persone nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Corrado Vizzini, vittima di un agguato il 16 marzo scorso a Pachino, nel Siracusano. Si tratta di Massimiliano Quartarone, Sebastiano Romano, Giuseppe Terzo e Stefano Di Maria. La polizia ha eseguito stanotte il provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Siracusa.

Vizzini, 55 anni, è morto ieri mattina all’ospedale Di Maria di Avola dove si trovava ricoverato dopo l’agguato subito mentre rientrava nella sua abitazione: era stato centrato da quattro proiettili degli 8 esplosi dai killer.

Le immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona dov’è avvenuto l’agguato hanno permesso alla polizia di fermare i quattro indagati con l’accusa di omicidio aggravato. In manette sono finiti Stefano Di Maria, 25 anni, Massimo Quartarone, 24 anni, Sebastiano Romano, 28 anni, e Giuseppe Terzo, 26 anni. Gli agenti, coordinati dalla dirigente Maria Antonietta Malandrino, nonostante “il clima di omertà registrato” che non ha portato ad alcun “contributo proveniente da fonti testimoniali dirette” sono riusciti a ricostruire l’agguato avvenuto la sera del 16 marzo scorso: Corrado Vizzini stava rincasando, in quanto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di rientro, quando è stato raggiunto da quattro colpi di arma da fuoco.

Le indagini, dirette dal sostituto procuratore Gaetano Bono e coordinate dal procuratore Fabio Scavone, avrebbero accertato che il commando avrebbe pianificato l’agguato nei minimi dettagli: due avrebbero agito come vedette per comunicare gli spostamenti di Vizzini e altri due sarebbero gli esecutori materiali dell’omicidio. I motivi del delitto sono da ricercare probabilmente nell’ambito di una battaglia tra gruppi contrapposti per il controllo delle attività illecite, tra cui lo spaccio di droga. Il 9 febbraio scorso alcuni colpi di fucile furono esplosi dietro la porta di casa di Quartarone, che avrebbe deciso quindi di vendicarsi.

(ANSA)

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