PALERMO – Tra due mesi il “Renzo Barbera” riaprirà, dopo 25 anni, le porte alla musica. Nelle sere del 22 e 23 giugno lo stadio del capoluogo siciliano ospiterà Vasco Rossi e tantissimi fan, che hanno partecipato alla “corsa” per accaparrarsi il biglietto. Un evento più unico che raro visto che Vasco torna a Palermo dopo più di vent’anni.
Per il ritorno nel capoluogo si è battuto Carmelo Costa, a capo di Musica da Bere, che da sempre lavora all’organizzazione dei concerti il rocker di Zocca in Sicilia. Costa parla di un “evento che in Sicilia non ha precedenti“ perché “74 mila persone affolleranno la città di Palermo e il suo stadio in due giorni“. I fan arriveranno da tutta l’Isola e non solo e “possiamo già dire che l’80% dei biglietti – spiega Carmelo Costa – è stato venduto fuori Palermo e parecchie migliaia fuori Sicilia“.
Mancano due mesi al doppio concerto di Vasco Rossi. Un ritorno tanto atteso per il capoluogo siciliano che ha già messo in moto un grande macchina organizzativa. Come vi state preparando a tutto questo e quali misure di sicurezza saranno previste per quei due giorni?
“Si tratta di un evento che in Sicilia non ha precedenti: 74 mila persone affolleranno la città di Palermo ed il suo stadio in due giorni, con enormi ricadute economiche e promozionali sul territorio. La macchina organizzativa è attiva da mesi e sta entrando nel vivo con i dovuti incontri e tavoli tecnici con tutte le istituzioni preposte alla sicurezza dell’evento, con la massima collaborazione da parte di tutti. Nei due mesi che ci separano dai concerti, verranno esaminati tutti gli aspetti organizzativi e logistici e nulla verra’ lasciato al caso“.
Nei mesi precedenti i tagliandi sono andati a ruba. In molti arriveranno dalla Sicilia, ma non solo, per assistere al concerto. Un grande segnale per voi e per l’amministrazione comunale che vedrà un grande flusso di turisti…
“Studi indipendenti delle Camere di Commercio di Milano e Torino, e più recentemente dall’AGIS di Roma, stimano la ricaduta economica sulla città ospitante un simile evento pari a 6/7 volte l’incasso da botteghino. Quest’anno abbiamo chiesto a Federalberghi ed all’Ascom di monitorare e certificare l’incremento turistico e l’aumento della occupazione alberghiera nei giorni dei concerti ed in quelli immediatamente precedenti e successivi: i risultati saranno sbalorditivi e verranno resi pubblici non appena in nostro possesso. Possiamo già dire che l’80% dei biglietti è stato venduto fuori Palermo e parecchie migliaia fuori Sicilia“.
Quanto vi inorgoglisce il fatto di poter portare, ancora una volta, un grande artista come Vasco in Sicilia?
“Organizziamo i concerti di Vasco in Sicilia da 30 anni e la sfida ogni volta è superare il precedente record. Una sfida sempre vinta grazie all’eccezionalità del carisma e della popolarità dell’artista che non ha eguali. Questa volta la vera sfida è stata riaprire alla musica lo stadio di Palermo dopo 25 anni dall’ultimo concerto!“
Nel capoluogo si esibirà Vasco Rossi, ma ci sarà anche l’evento con Checco Zalone al teatro di Verdura. L’obiettivo per la prossima estate è quello di portare altri artisti dello stesso calibro nel capoluogo?
“Idee e ipotesi ne abbiamo tante: alcune forse rimarranno sogni nel cassetto, altre sono ipotesi più concrete. Credo che la Sicilia sia matura per ospitare un grande straniero in un grande spazio. Vedremo! Questa Estate oltre a Vasco ed al citato Checco Zalone, abbiamo anche Tiziano Ferro allo stadio di Messina con quasi 30 mila biglietti già venduti! Poi sarà tempo di bilanci e di pensare al 2024“.