SIRACUSA – Rimossi dalla sovrintendenza di Siracusa i funzionari che si erano opposti alla realizzazione del mega porto nella città di Dionisio. Rosa Lanteri (beni archeologici) Alessandra Trigilia (paesaggistici) e Aldo Spataro (architettonici) si erano “messi di traverso – scrive il Corriere della Sera – ad alcuni pesanti interventi in alcune delle aree più importanti ed esposte della città di Dionisio”. Il caso era stato affrontato anche da Livesicilia, in un articolo del 3 novembre scorso
I tre sarebbero stati rimossi “perchè lì da troppo tempo. Peccato – scrive ancora il Corsera – che tutti e tre avessero un’anzianità inferiore ai cinque anni. E che altri, dopo dieci o dodici, siano rimasti al loro posto”.
La vicenda è quelal del bacino del Porto Grande, su cui esiste un progetto per la realizzazione di due porti turistici. Uno dei due è stato fermato, “così come sono stati stoppati 71 villini e due centri direzionali sul Pianoro dell’Epipoli, in zona di inedificabilità assoluta”.Il blocco del progetto ha provocato una richiesta di risarcimento danni nei confronti dei tre dirigenti per oltre 400 milioni di euro
Adesso “saltate prima l’assessore Maria Rita Sgarlata e poi la soprintendente Beatrice Basile, i tre sono stati infine tolti di mezzo – scrice ancora il Corriere della Sera -. Normale avvicendamento, ha spiegato la Regione”.
