Via Maqueda resterà chiusa| Si dividono i commercianti

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13 Gennaio 2014, 18:01

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PALERMO – C’è chi come l’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco le promuove, chi come il capogruppo di Pdl-Forza Italia in consiglio comunale Giulio Tantillo le boccia, i commercianti a favore e quelli contrari, le associazioni di categoria si dividono e alcune preferiscono non prendere proprio posizione. Continuano a far discutere le pedonalizzazioni a Palermo, dove l’amministrazione annuncia però di voler prolungare quella di via Maqueda e la Confcommercio di avere commissionato ai propri architetti romani un nuovo piano per la città.

“La via Roma sarà chiusa solo la domenica fino al 25 maggio – dice l’assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè – via Maqueda lo sarà fino al 31 gennaio, ma ho ricevuto sollecitazioni dagli assessori Marco Di Marco e Francesco Giambrone al fine di valutare come presentare una proposta alla giunta in tal senso, ascoltando anche il parere delle commissioni Attività produttive e Urbanistica per eventuali correttivi”. Archiviata invece quella di via Ruggero Settimo, considerata per lo più una pedonalizzazione da limitare solo al periodo natalizio, mentre non ci sono novità su corso Vittorio Emanuele. “Siamo aperti a eventuali proposte largamente condivise – continua Giuffré – che in questo momento però non sono pervenute”.

I FAVOREVOLI Motivo di contrasto, però, resta via Maqueda e la sua pedonalizzazione da piazza Verdi ai Quattro Canti che divide i commercianti. “Noi vogliamo una pedonalizzazione definitiva – dice Daniela Sorrentino – ma servono anche strutture come i marciapiedi da quattro metri, sull’esempio di via Roma, arredi urbani, il wi-fi gratuito a cui sappiamo che l’amministrazione sta lavorando e i paletti in sostituzione delle piante, che erano in comodato. Abbiamo promosso in questo periodo iniziative culturali e spettacoli con ottimi risultati e un aumento delle vendite, qualcun altro invece preferisce attribuire la propria crisi alla pedonalizzazione, ma ci vuole tempo perché la chiusura funzioni a dovere”. I commercianti a favore della pedonalizzazione hanno chiesto anche un incontro al sindaco e alla Confcommercio. “Il punto è che via Maqueda deve attirare i turisti – continua la Sorrentino – qui mancano bar e ristorantini per turisti, negozi di souvenir. Stiamo lavorando con l’assessore Di Marco per il festival dello Street Food, da tenere qui, e per San Valentino quando faremo ‘via Maqueda in amore’ con arredi e luminarie ad hoc. Il nostro progetto di riqualificazione dell’asse viario costa 700mila euro, siamo anche disposti a cercare sponsor privati che aiutino l’amministrazione a sostenere le spese”.

I CONTRARI Ma, come detto, non tutti sono favorevoli. “C’è una petizione dei commercianti di via Maqueda ma anche di via Sant’Agostino e via Bandiera che chiede di fermarsi con la pedonalizzazione – dice il vicepresidente della Prima circoscrizione, Ottavio Zacco – noi abbiamo avuto un incontro con la Confcommercio perché siamo preoccupati. La pedonalizzazione può anche andar bene ma rivediamo la viabilità della zona, ripristiniamo il capolinea Amat che collegava Borgo Nuovo col teatro Massimo e predisponiamo navette gratuite per collegare il Foro Italico col centro città”.

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA Una richiesta di maggiori servizi che trova favorevole anche Confesercenti: “Noi siamo disponibili – dice il presidente Mario Attinasi – a dare il nostro contributo per rivitalizzare via Roma, ma qui come in via Maqueda l’amministrazione deve garantire parcheggi, bus navette e convenzioni con i taxi”. Posizione condivisa in parte da Confartigianato: “Via Roma va chiusa solo la domenica – spiega Nunzio Reina – con mostre e iniziative che attraggano turisti e palermitani. Per via Maqueda ci vuole tempo per rilanciarla, ma siamo comunque per la chiusura”. Non prende posizione, almeno per il momento, la Confcommercio. “Su via Roma e via Maqueda non abbiamo una posizione definita – dice il presidente Roberto Helg – stiamo preparando con gli uffici di Roma un piano di pedonalizzazioni per Palermo. Saremo ben lieto di incontrare i commercianti, ma non assumiamo per ora una posizione”.

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CENTRODESTRA Chi storce il naso è il centrodestra, con Tantillo che attacca: “Le pedonalizzazioni erano e sono rimaste un flop che nessuno vuole, tranne l’amministrazione. I commercianti e i cittadini sono contrari a pedonalizzare Palermo, che ha una sua configurazione urbanistica, senza il piano per la sicurezza per le strade chiuse, che chiederò domattina con una nota ufficiale al Segretario generale, e i parcheggi. Senza queste due cose, le pedonalizzazioni non si possono fare. Visto che hanno proposto di prolungare via Maqueda annunciamo un nostro documento contrario in consiglio comunale, così come fatto per le altre in passato che si sono rivelate un fallimento. Via Maqueda va riaperta, ascoltando i commercianti e in particolar modo i residenti. C’è stata pochissima gente che peraltro ha comprato poco, è solo un boomerang”.

DI MARCO Quella dei commercianti che non vogliono chiudere via Maqueda, secondo l’assessore Di Marco, è “una posizione integralista, questo è un momento di cambiamento, la città chiede più aree pedonali e si inizia dalle strade più centrali e con un impatto più imponente sul traffico. Va ripensato il vivere in quelle zone, bisogna recuperare la dimensione del territorio, abbattendo barriere culturali e storiche. Le resistenze ci sono ma ce le aspettavamo, così come ci sono state a Roma per i Fori imperiali o a Firenze dove, però, non mi risulta ci siano mega-parcheggi. Si devono potenziare i trasporti pubblici, renderli più piccoli, più veloci e meno inquinanti, incentivare le biciclette, si può immaginare anche un nuovo piano parcheggi con i privati ma tutto questo si potrà fare dopo aver chiuso le strade, di certo non prima”. Il Festival dello Street Food servirà anche a riqualificare il centro storico, con la manifestazione che dovrebbe tenersi tra aprile e maggio in una zona ancora da identificare: oltre alla candidatura di via Maqueda, c’è in piedi quella di piazza San Domenico, insieme a Vucciria e Cala.

“Il bilancio delle pedonalizzazioni è assolutamente positivo – continua Di Marco – anche chi vuole riaperta la via Maqueda mi conferma che non ha mai visto così tanta gente. Forse per qualcuno gli affari sono diminuiti, ma la legge del commercio dice che, se cento passano da una vetrina, cinquanta si fermano a guardarla, trenta entrano ma dieci acquistano. Più gente portiamo, più aumentano gli affari. Ma è anche vero che ci sono saracinesche chiuse o con prodotti extracomunitari poco adatti al turismo. Ci sono francesi, americani, russi o giapponesi a cui non possiamo offrire negozi per divise militari o arredi sacri: parliamo di botteghe storiche, ma bisogna ripensare queste zone con bar, ristoranti, souvenir di qualità, ceramiche, prodotti enogastronomici”.

VIDEOSORVEGLIANZA Altra novità sarà la videosorveglianza delle aree pedonali già individuate nel Put, per la quale l’amministrazione ha approvato un progetto da 200mila euro sulla scorta di un emendamento al bilancio presentato da Tantillo. “Stiamo lavorando al piano per le pedonalizzazioni, associato alla videosorveglianza – spiega Giuffrè – sia per controllare chi entra abusivamente, sia per la sicurezza dei cittadini”. Le zone sono diverse, fra tutte piazza San Domenico, piazza Bologni, piazzetta Bagnasco, una parte di piazza Magione e la Vucciria. “Prima di pedonalizzare vanno messe le telecamere – attacca ancora Tantillo – sfido l’amministrazione a chiudere le strade senza aver piazzato le telecamere. Devono attenersi alla disposizione del consiglio comunale”. Il progetto prevede l’acquisto di 15 telecamere da attivare giorno e notte entro il 2014.

 

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13 Gennaio 2014, 18:01

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