“Villa Trabia senza controlli| Di pomeriggio è un Far West”

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02 Novembre 2013, 08:46

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PALERMO – “Villa Trabia, di pomeriggio, si trasforma nel Far West”. Le parole di Manlio Speciale, consulente a titolo gratuito dell’amministrazione Orlando e curatore dell’Orto botanico di Palermo, descrivono bene quanto succede praticamente ogni giorno in una delle ville storiche del capoluogo siciliano. Un gioiello grande otto ettari che nella seconda metà della giornata, appena i giardinieri e gli operai Gesip vanno via, diventa preda di vandali e malviventi.

“Un giorno siamo stati sorpresi da una nube di fumo che proveniva da sotto il ponte e siamo andati a verificare – dice uno degli agronomi – stavano bruciando del rame, alla luce del sole e senza alcuna paura. Altre volte rubano il ferro e il legno che tagliamo, con tanto di furgone”. Ma la villa è diventata anche una discarica abusiva di amianto e materiali di risulta, oltre che uno dei posti preferiti dai tossicodipendenti, tanto che gli operai hanno trovato, in una sola porzione della villa, quella vicina all’ingresso da via Marchese Ugo, ben 5mila siringhe. “Un pomeriggio ho dovuto chiamare la Polizia – continua Speciale – perché una vettura, con a bordo due ragazzi, è entrata nel parco scorrazzando e seminando il panico tra i fruitori della villa”.

E dire che Speciale è il consulente dell’assessore al Verde, Giuseppe Barbera, proprio per il verde storico di cui è un esperto di prim’ordine, e sta anche tentando di creare relazioni e canali privilegiati con alcuni importanti centri statunitensi. “Ma qui abbiamo un problema con la vigilanza – aggiunge Speciale – che è fondamentale anche per sanzionare chi lascia i cani senza guinzaglio oppure non raccoglie i loro escrementi”.

Una situazione di profondo disagio che riguarda in realtà un po’ tutte le ville storiche: dal Giardino Inglese col suo parterre a villa Giulia, da villa Trabia a villa Sperlinga. “Abbiamo scritto numerose note alla Polizia Municipale – dice Rosario Rosano, funzionario comunale messo dall’assessore a capo del nucleo per il verde storico – prima c’erano dei presidi fissi, così come ci sono a villa Borghese a Roma, che facevano da deterrente. Oggi invece il pomeriggio non c’è nessuno e tutto viene vandalizzato, dalle essenze che piantiamo alle zone giochi per i bambini. E non ci sono neanche bagni pubblici”. Il comandante dei vigili, Vincenzo Messina, replica però a muso duro: “Effettuiamo un servizio di sorveglianza a villa Trabia con il nucleo cinofilo e quello ippomontato, siamo presenti tutti i giorni, Rosano non può trovare scuse alla cattiva gestione della villa che dipende da altro. Noi garantiamo i controlli”.

“I problemi qui sono enormi – continua Rosano – le multe che i vigili elevano ai proprietari dei cani lasciati senza guinzaglio spesso vengono annullate dal giudice di pace perché mancano i cartelli, non c’è nemmeno un regolamento ad hoc per il verde, malgrado quello dei vigili vieti l’ingresso dei cani a Villa Giulia e al Giardino Inglese, e manca perfino il cartello del divieto di sosta davanti all’ingresso di via Marchese Ugo”. Per l’appunto uno dei tre ingressi, sprovvisto però di barra e di custode: a villa Trabia ce ne sono appena due che si danno il cambio. Per non parlare dei sei giardinieri comunali, di cui quattro invalidi. “Dobbiamo ringraziare i lavoratori Gesip e Rap che svolgono un servizio encomiabile – aggiunge – ma resta il problema della vigilanza. Al parterre di pomeriggio chiudono i cancelli, lasciando fuori le mamme, e sciolgono i cani. Un’assurdità”.

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Il Comune starebbe pensando anche a una collaborazione con associazioni di volontari per il pattugliamento delle ville, che facciano da deterrente a comportamenti scorretti. “Servirebbe anche una squadra di manutentori – dice Speciale – che consentano di intervenire subito per gli interventi di riparazione. E invece in tutto il Comune non si riesce a trovare un muratore. Incredibile”.

“Martedì avremo un incontro con il comandante dei vigili – dice l’assessore Barbera – perché il tema sono gli interventi e la fruizione di Villa Trabia. Stiamo facendo piccoli passi ma importanti e decisi. Stiamo tornando a una situazione di decoro, recuperando le zone abbandonate, e da tre mesi lavoriamo con attenzione: siamo al punto in cui i passi avanti possono farsi solo se c’è la sicurezza: parliamo di nuove piante, di orlature e di aree per i cani. Però ci vuole la municipale”.

“Io sarò presente all’incontro di martedì – dice il presidente della Quinta commissione Fausto Torta – il problema di Palermo è che in tutti questi anni non c’è mai stato un assessore al Verde che abbia avuto una prospettiva paesaggistica, non hanno mai guardato la città e il verde con una logica di paesaggio urbano a medio e lungo termine. Questo ha determinato la scelta completamente sbagliato delle essenze piantate, con innumerevoli danni, o il fatto che a Mondello ogni privato ha piantato quello che voleva davanti a casa propria. In cento metri di marciapiedi si trovano cinque o sei essenze diverse. Per andare allo specifico delle ville storiche, è chiaro che serve un controllo effettuato da pattuglie con mezzi idonei, ovvero elettrici, che sia costante verso chi passeggia i cani o usa la villa per abbandonare l’amianto”.

 

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02 Novembre 2013, 08:46

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