Violenza al Cannizzaro, il racconto dell'aggressione - Live Sicilia

I pugni e le forbici, la violenza al pronto soccorso del Cannizzaro

Il racconto nella nota del sindacato Anaao Assomed Sicilia

CATANIA – L’aggressione a due dottoresse, il tentativo di fermare il paziente violento, il soccorso della Polizia: sono i minuti di altissima tensione vissuti all’ospedale Cannizzaro nella mattina di domenica 16 giugno, quando un uomo in attesa di un Trattamento sanitario obbligatorio ha picchiato e minacciato con delle forbici il personale sanitario.

Il sindacato dei medici Anaao Assomed racconta in un comunicato stampa l’aggressione, esprimendo solidarietà alle dottoresse e a tutto il personale sanitario aggredito e auspicando “protocolli condivisi con le forze dell’ordine” per evitare che si ripetano situazioni come quella di domenica.

Aggressione al Cannizzaro: il racconto

La storia inizia domenica mattina quando un uomo in stato di agitazione portato delle forze dell’ordine in pronto soccorso inizia a urlare e afferra una dottoressa per i capelli, la solleva dalla sedia e la scaraventa a terra, continuando a prenderla a calci. Una socio sanitaria più vicina tenta di abbassarsi per trarla in salvo ma l’uomo la afferra e la scaglia contro un mobile per i farmaci che a causa della forza dell’urto si deforma.

Mentre l’aggressore tenta di avvicinarsi nuovamente alla dottoressa colpita per prima un paziente si stacca gli elettrodi e tenta di soccorrere le due donne, ma viene colpito con un pugno. A questo punto interviene un infermiere esperto in arti marziali che si lancia sull’uomo insieme ad altri infermieri, riuscendo a bloccarlo a terra.

Nel frattempo intervengono quattro agenti di polizia, che si erano rivolti alle cure del pronto soccorso in quanto già feriti dallo stesso aggressore mentre lo trasportavano in reparto. L’uomo però si impadronisce di un paio di forbici che tenta di utilizzare nonostante i medici fossero riusciti a sedarlo. Infine con difficoltà, l’aggressore viene ammanettato e portato via.

Il pronto soccorso è devastato, tracce di sangue ovunque. La dottoressa aggredita riporta un focolaio lacero contusivo frontale ed una fratture alla coste, la socio sanitaria un trauma cranico ed una contusione al ginocchio; un infermiere un dito fratturato e altri infermieri varie ferite.

I disagi nel reparto e la solidarietà

Tutto questo – conclude il comunicato Anaao Assomed Sicilia – è il resoconto fedele di una mattinata di lavoro in un pronto soccorso sotto organico, in ristrutturazione da anni, composto da due stanze in cui gli operatori stanno in mezzo a tutti, visitando, parlando con i pazienti e i parenti e apprestando cure.

Anaao Assomed Sicilia esprime piena solidarietà alle dottoresse, a tutto il personale sanitario e a coloro che si sono prodigati a fermare la furia distruttiva di un utente affetto da patologia psichiatrica; auspica che per questo tipo di utenza si attivino dei protocolli condivisi con le forze dell’ordine, per evitare che in un luogo di cura si metta in pericolo l’incolumità dei pazienti.


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