CATANIA – Avrebbero tentato di abusare sessualmente di un giovane detenuto all’interno di un carcere del Catanese. In due, tra cui uno dei giovani cittadini egiziani detenuti per la violenza sessuale ai danni di una 13enne nei bagni della Villa Bellini, un anno fa, per la Procura di Catania sarebbero responsabili di violenza sessuale in concorso.
A salvare il ragazzo è stato un altro detenuto, che ha detto ai due di smetterla. Per i due, un 19enne egiziano e un 31enne rumeno, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare si aprirà a maggio.
Il precedente alla Villa Bellini
La persona offesa è assistita dall’avvocata Eleonora Baratta, che peraltro è già parte civile al processo a carico dei presunti violentatori della 13enne, perchè assiste il fidanzatino della ragazza. Il ragazzino, nelle terribili fasi dello stupro alla villa, fu trattenuto a forza mentre gli stupratori abusavano della sua ragazza, vittima di una violenza privata.
Si tratta di casi diversi, ovviamente, che hanno come comune denominatore un imputato. La tentata violenza sessuale in carcere risale al 6 agosto 2024.
Le richieste della Procura
La Procura catanese ha dunque deciso di esercitare l’azione penale. Spetterà comunque al gup stabilire se gli elementi raccolti siano sufficienti, o meno, per sostenere l’accusa in giudizio. Per il momento l’udienza è in programma il prossimo 6 maggio.