Vitalizi, costano 20 milioni all’anno | Il privilegio è anche ereditario

di

05 Luglio 2018, 12:53

2 min di lettura

PALERMO – Costano poco meno di venti milioni di euro all’anno i vitalizi degli ex onorevoli dell’Ars. Una cifra monstre che non ha pari nelle altre regioni italiane. E questo per due ordini di ragioni: la prima è che l’Ars esiste da settant’anni, gli altri consigli regionali nacquero vent’anni e passa dopo; la seconda è legata ai generosi stipendi che un tempo garantiva Sala d’Ercole, prima della stretta dettata dal governo Monti.

La fotografia più aggiornata su vitalizi e pensioni degli ex parlamentari è fresca, risale all’aprile scorso. Gli assegni vitalizi erogati agli ex deputati erano 158. La spesa complessiva mensile ammontava a 761.189,45 euro, quindi più di nove milioni all’anno. La media per vitalizio dunque è di poco meno di cinquemila euro lordi. L’ammontare dell’assegno si computa in base al numero di legislature di permanenza a Palazzo dei Normanni. Livesicilia svelò per la prima volta l’importo dei singoli assegni – non pubblicati sul sito dell’Ars, a differenza di quanto accade in altri consigli regionali – nel gennaio 2015.

Poi ci sono i vitalizi ereditati, gli assegni di reversibilità erogati ad altri aventi titolo, in tutto 129 persone, quasi tutte vedove e quattro figli di ex deputati defunti. Costano ogni mese 588.708,92 euro, la media è di 4.500 euro lordi. Gli eredi degli onorevoli costano all’Ars, quindi, più di sette milioni all’anno. Tra loro ci sono ancora eredi di parlamentari della prima legislatura, negli anni Quaranta.

Articoli Correlati

I vitalizi sono stati abrogati dal primo gennaio 2012. Da allora non si maturano più i mega assegni ma solo una pensioncina con il sistema contributivo, come per i comuni mortali, ma solo da 65 anni d’età. Le pensioni dirette erogate con il sistema “pro-rata”, cioè di quei deputati che hanno maturato l’assegno in parte con l vecchio sistema e in parte col nuovo sono 30, costano 165.454,95 euro al mese. Tre le pensioni di reversibilità erogate con il sistema “pro-rata”, che costano poco meno di dieci milioni al mese. Infine ci sono quattro pensioni dirette erogate solo col sistema contributivo, costano solo 2,832 euro al mese, e tra queste c’è quella dell’ex presidente Rosario Crocetta. La media delle nuove pensioni dunque è di circa 700 euro al mese, contro i cinquemila di media dei vitalizi. Il ricalcolo proposto dai grillini porterebbe quindi a un corposo risparmio, ma si scontra con il principio dei diritti quesiti che ha già bloccato in altre regioni il tentativo di mettere mano a una stretta sui vitalizi.

 

Pubblicato il

05 Luglio 2018, 12:53

Condividi sui social