Voto a Melilli, ancora sequestri | La coda giudiziaria delle elezioni - Live Sicilia

Voto a Melilli, ancora sequestri | La coda giudiziaria delle elezioni

Il deputato regionale è arrivato secondo nella corsa a sindaco per soli otto voti.

DOPO LA DENUNCIA DI SORBELLO
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MELILLI (SIRACUSA) – Ancora sequestri di plichi elettorali a Melilli: dopo la sezione 10 (della frazione di Villasmundo), è toccato alle schede delle sezioni 9 e 12. I tre provvedimenti di sequestro, eseguiti dai carabinieri e disposti dalla Procura della Repubblica di Siracusa, sono la coda giudiziaria del voto amministrativo di domenica scorsa nel comune della provincia di Siracusa. Se dietro al primo sequestro, quello delle schede della sezione 10, c’è un’attenzione particolare che gli inquirenti stanno riservando alle schede dichiarate nulle, sugli altri due plichi le ragioni formali del provvedimento sono da attribuire a un accertato ritardo nell’apertura dei seggi.

Tutto parte dall’esposto del deputato regionale Pippo Sorbello, arrivato secondo per soli otto voti nella corsa a sindaco dietro a Giuseppe Carta. Un fotofinish che sta lasciando strascichi che Sorbello ha rappresentato anche tramite un ricorso al Tar, con l’obiettivo di ottenere un nuovo conteggio delle preferenze. Alla Procura della Repubblica l’ex assessore regionale sconfitto nella corsa a sindaco del suo paese ha denunciato irregolarità di vario tipo, che sarebbero avvenute in una sezione di Melilli e nelle due sezioni delle frazioni distaccate di Città Giardino e Villasmundo. “Ci sono molte zone d’ombra sul voto dell’11 giugno – si è spinto a dire -, sono successe molte cose che non consentono di parlare di elezioni lineari e trasparenti”.

Dopo giorni di dichiarazioni di questo tenore è arrivata anche la replica di Giuseppe Carta, candidato risultato vincente nella competizione che, trattandosi di comune sotto i 15 mila abitanti, eleggeva il sindaco al primo turno. “Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba”, ha detto. Poi ha proseguito: “Gli esposti presentati dal mio avversario e i sequestri in corso mi lasciano indifferente perché siamo certi della regolarità del voto e della correttezza del lavoro dei presidenti di seggio e dei pubblici ufficiali presenti durante lo spoglio in tutte le sezioni”. Il neo sindaco Carta ha di fatto aggiunto che, di fronte all’ipotesi di dichiarazioni false sarà lui a rivolgersi alla magistratura “per chiedere di aprire un’inchiesta”. Di certo tra i due litiganti c’è un organo di controllo che si è mosso spedito e presto farà chiarezza.

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