Zamparini: “De Zerbi mi affascina | Cascio vuole pagare in tre anni”

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04 Settembre 2016, 10:36

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PALERMO – Maurizio Zamparini e Roberto De Zerbi, un tandem che andrà a comporsi ufficialmente all’inizio della prossima settimana ma che già attrae tantissimo il patron del Palermo. Il friulano, intervistato per l’edizione odierna del quotidiano “La Repubblica”, ha ammesso di essere molto stuzzicato dalle idee di gioco che il giovane tecnico bresciano ha mostrato nel biennio al Foggia e che porterà con sè in rosanero: “De Zerbi è un allenatore che mi affascina, mi ricorda il mio primo Ventura o il mio primo Zaccheroni. Entrambi venivano dalla C ma avevano tanto entusiasmo”.

Zamparini entra più nello specifico del suo ruolo e delle sue azioni, ammettendo che spesso l’esonero non è la scelta giusta per la stabilità della sua squadra: “Ho sbagliato tante volte. Sono uno dei pochi che lo ammette e chiede scusa. Credo che l’importante sia esaminare se stessi e cercare di non sbagliare più. L’allenatore che non vedevo l’ora di licenziare? Ho due o tre nomi ma non li farò nemmeno sotto tortura. Quello che ha fatto più fatica a mandare via? Quando li caccio sono talmente incazzato che penso solo a cacciarli. Il più delle volte lo faccio per dare una sterzata, ma non funziona quasi mai. Funziona poche volte e quasi mai dal punto di vista tecnico. Può servire dal punto di vista delle motivazioni. L’immagine che il calcio dà di me non è reale. Prima di prendere una decisione mi confronto, faccio venti telefonate, parlo con i miei dirigenti. Notte di riflessione? Il più delle volte non succede nulla. È pura strategia. Le cose sono già decise e mi prendo un po’ di tempo prima di comunicarle”.

Spesso si pensa che il rapporto tra Zamparini e gli allenatori da lui esonerati sia conflittuale, ma il patron del Palermo fa sapere che le cose non stanno proprio così: “Se chiama tutti i miei ex allenatori, molti diranno che con loro ho un rapporto molto bello. Il guaio è che tanti pensano di fare tutto da soli senza confrontarsi con la società. Quello sui tecnici esonerati è un dato gonfiato. Non puoi mettere nel conto quegli allenatori che prendi come tutor per una giornata. I migliori che ho avuto? A Venezia Spalletti e Zaccheroni. A Palermo Guidolin. La fregatura più grande? Certamente Schelotto. Un grande allenatore che mi ha deluso umanamente. Ha preso una scusa per andare a casa perché lo aveva chiamato il Boca. Bastava dirmelo, avrei capito”. E per Ballardini, che è passato dalla richiesta di dimissioni ad un addio con richiesta di buonuscita, Zamparini non è poi così dolce: “Se Ballardini avesse allungato il contratto, come mi aveva chiesto, avrebbe fatto un affare. L’affare l’ha fatto comunque perché ora prende i soldi di un anno senza fare nulla”.

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Si parla poi, neanche a dirlo, del futuro societario. Zamparini conferma i contatti piuttosto fitti con Frank Cascio ma ammette di non aver ancora preso una decisione piuttosto che un’altra: “Cascio è una persona che mi è simpatica e ha passione, ma di lui so solo che era l’assistente di Michael Jackson. Voglio capire le sue reali potenzialità economiche. Il suo gruppo mi ha presentato una proposta che prevede la chiusura della trattativa entro novembre, ma prevede anche il pagamento di una parte della somma dilazionato in tre anni. Un pagamento che Cascio sospenderebbe in caso di futura retrocessione in Serie B. Ho dato mandato a un advisor di capire la reale potenzialità economica del gruppo di Cascio. Io sono disposto anche a un pagamento in cinque o dieci anni, ma noi siamo il Palermo e io sono Zamparini e quindi voglio cedere la squadra a chi mi offre garanzie soprattutto di investimenti futuri. I cinesi, ad esempio, in questa ottica mi hanno già detto che sono pronti a spendere 200 milioni tra squadra, stadio e centro sportivo. Nei prossimi giorni arriverà in Italia una delegazione di questi imprenditori cinesi, ne sapremo sicuramente di più”.

In ogni caso, in attesa che arrivi il nuovo acquirente per il Palermo, Zamparini ribadisce il proprio status di uomo stanco di stare dietro a questo calcio, e confida ancora nel ritrovamento di un uomo che lo aiuti a gestire le vicende del club prima che la cessione diventi concreta: “Voglio una persona che gestisca questo momento di transizione, uno che possa fare le mie veci. Lo scorso anno ho chiesto a Trapattoni, ma mi ha detto di no. Sarei felice se Gianni Di Marzio volesse ricoprire questo ruolo, ma lui ha la mia stessa età e mi direbbe di no. Quindi cerco un cinquantenne che prenda il mio posto”.

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04 Settembre 2016, 10:36

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