Zamparini: “Felice per Vazquez |Ora Belotti si dia una mossa”

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23 Marzo 2015, 12:00

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PALERMO – Una settimana di pausa, prima di concentrarsi nuovamente sul campionato. Il Palermo di Beppe Iachini può tirare il fiato nel periodo in cui sembra averne più di bisogno, godendosi anche il ritorno di un suo giocatore nella lista dei convocati della nazionale italiana. Un orgoglio per la società e per il presidente Maurizio Zamparini che, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, ammette di vedere nella convocazione di Franco Vazquez l’unico motivo calcistico per sorridere: “Preferei stare meglio, non riusciamo più a vincere e francamente è difficile essere contenti. Però per Vazquez lo sono, se lo merita, ora spero che dimostri tutto il suo valore con la Nazionale”.

Il Palermo dei giovani torna dunque ad essere un serbatoio per la nazionale. Conte ci aveva provato, senza successo, con Paulo Dybala, ma ha trovato la disponibilità dell’altro oriundo rosanero. E il futuro potrebbe vedere nuovi giocatori provenienti da viale del Fante, anche se la crisi dei vivai si sta facendo sentire: “Non so se riusciremo a portarne altri in futuro, stiamo cercando giocatori interessanti in Italia, ma è un mercato difficile, perché non ce ne sono molti. Inoltre l’aspetto economico ci costringe and andare nei mercati sudamericani. Fino a quando nel nostro Paese continuerà a vigere l’obbligo della fidejussione per acquistare un giocatore sarà sempre più complicato. Abbiamo già fatto un grosso sacrificio per Belotti e non ci tireremo indietro per altri profili interessanti”.

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Già, proprio Belotti, l’altra grande speranza del Palermo e dell’Italia. Poteva essere l’anno della consacrazione, ma Vazquez e Dybala hanno preso tutta la scena. E Zamparini stesso non risparmia una tirata d’orecchi al suo giovane bomber: “Si deve dare una mossa, perché finora si è imposto solo in Serie B, deve ancora dimostrare di essere da A. È una stoccata che gli faccio per il suo bene, perché so che ha le qualità e può fare la differenza”. D’altronde, anche Vazquez aveva le qualità, ma ha dovuto attendere due anni per farsi spazio “Gli allenatori italiani sono un po’ restii a credere subito in un sudamericano, c’è anche l’adattamento al nostro tatticismo, molti rischiano di perdersi. Sono contento che con Vazquez non sia avvenuto”.

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23 Marzo 2015, 12:00

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