PALERMO – Maurizio Zamparini ribadisce i concetti espressi nel giorno del suo blitz nel ritiro del Palermo a Bad Kleinkirchheim. Il patron del club di viale del Fante, intervistato per il quotidiano “La Repubblica”, ha fatto capire di non voler fare spese folli per giocatori che poca prospettiva, ma soprattutto non intende spendere troppo denaro per aumentare il monte ingaggi, puntando su giocatori che possano amalgamarsi al meglio, sul piano tecnico e su quello contrattuale, agli elementi che attualmente compongono la rosa a disposizione di Davide Ballardini: “Ho dato a Foschi un budget di dieci milioni di euro – ha dichiarato Zamparini – . Adesso sta a lui trovare quei giocatori che facciano al caso del Palermo. Certamente non giocatori che guadagnano cifre di molto superiori al milione di euro. Gente come Hiljemark, Jajalo o Chochev per restare a quelli che abbiamo oggi in rosa”.
Zamparini ha anche confessato di essere stato il mandante dello stop alle trattative per un paio di giocatori, molto interessati ad arrivare a Palermo. Omar El Kaddouri e soprattutto Luca Cigarini sembravano ad un passo dal vestire il rosanero, ma il patron ha espresso poca convinzione sull’arrivo del playmaker dell’Atalanta e della mezzala del Napoli: “È vero. Sono stato io a dire a Rino Foschi di non prendere Cigarini e di bloccare il suo acquisto. Al Palermo non servono giocatori di trent’anni che costano tre milioni di euro e guadagnano due milioni all’anno. Ho bloccato l’arrivo di Cigarini ed El Kaddouri perché il Palermo deve puntare ad altro. L’Atalanta ci ha offerto Borriello, Cigarini e Pinilla, ma vorrei ricordare a tutti che l’Atalanta si è salvata con due giornate di anticipo rispetto a noi. Non stiamo certo rifiutando giocatori che vengono dal Milan. È finito il tempo dei giocatori che guadagnano tanto. Non sono i trentenni come Cigarini che possono fare al caso nostro. Del resto, a prendere giocatori di trent’anni che guadagnano tanto sono bravi tutti. Io sono disposto anche a pagare ingaggi di cinquecento o seicentomila euro, ma per giocatori giovani di prospettiva e possibilmente italiani”.
Parlando poi per il “Giornale di Sicilia”, Zamparini ha anche svelato l’esclusione dalla rosa degli obiettivi di Gianluca Pegolo, considerato uno dei candidati a fare da dodicesimo. Ma più in generale, il patron del Palermo sostiene che la fretta potrebbe essere cattiva consigliera della dirigenza: “Abbiamo un budget da investire ma dobbiamo vedere cosa offre il mercato a noi. Bisogna vedere se ci sono giocatori liberi e se vogliono venire a Palermo con la testa giusta. Foschi sta lavorando con calma perché non abbiamo nessuna fretta. Il mercato ha dei tempi fisiologici e la fretta induce solo all’errore. Foschi lavora con calma, si guarda attorno per capire cosa può essere utile alla nostra squadra. Bisogna avere pazienza. Pegolo non ha rifiutato Palermo. Noi abbiamo un titolare che è Posavec. Pegolo veniva a fare il secondo portiere e un secondo non può venire a guadagnare seicento mila euro. Tutto qui, ma Pegolo è un ottimo portiere. Noi abbiamo deciso di puntare su Posavec. Non credo che al Milan con Donnarumma si siano posti questo problema. Il profilo che cerchiamo è quello di un portiere “anziano” che possa portare la propria esperienza agli altri ragazzi, non vogliamo creare dualismo”.