09 Settembre 2018, 06:05
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PALERMO – Allargare la zona P18 delle strisce blu, ossia quella attorno allo Stadio Barbera, e creare nuovi stalli a pagamento in viale del Fante e in viale Croce Rossa. Questo il contenuto di una delibera dell’ufficio Mobilità del comune di Palermo, che adesso dovrà passare al vaglio del consiglio comunale: un modo per riequilibrare gli stalli, dopo la creazione dei parcheggi a pagamento nelle aree di fronte allo stadio.
L’area P18, attualmente, è gestita dall’Amat e ha, come confini via Restivo, via Emilia, via Croce Rossa, via del Carabiniere, viale del Fante, piazza Leoni, via Generale Di Giorgi e viale Lazio, con queste ultime due escluse. Il punto è che il Comune ha deciso di affidare ad Amat anche le due aree a parcheggio divise da via Cassarà, dal lato dello Stadio, grandi in totale 3.400 metri quadrati e che conterranno 150 stalli a pagamento, capaci di ospitare ogni giorno circa 1.200 vetture: secondo i calcoli dell’Amat, ogni ora ci saranno 45 auto in meno che si dirigeranno verso il centro.
Il problema è che questo parcheggio ha creato uno squilibrio tra gli stalli di tipo B, a pagamento per tutti, e quelli di tipo A, dove invece i residenti hanno delle agevolazioni, ma anche con le zone bianche, ossia gratuite. Da qui l’esigenza di allargare la zona P18, dandole nuovi confini: viale del Fante nel tratto da via del Carabinieri a via Cassarà, piazzale Trattati di Roma, via Cassarà, piazza Giovanni Paolo II e viale Croce Rossa nel tratto da via del Carabiniere-Valdemone a piazza Giovanni Paolo II.
Un allargamento che, secondo le previsioni dovrebbe comportare circa 70-80 zone blu in più (al netto delle bianche, quindi gratuite), da chiarire di che tipo: il consiglio comunale ha il compito di decidere sull’ampliamento, mentre che tipo di stalli mettere e dove lo stabilità la giunta. Le strisce a pagamento potrebbero fare la loro comparsa quindi sulle laterali di via Croce Rossa e in viale del Fante, anche se al momento si tratta solo di ipotesi.
Altra novità è che i proventi delle zone blu, secondo il nuovo articolo 7 del Codice della strada, possono servire anche a finanziare il trasporto pubblico locale e la mobilità urbana. Il che significa, scrive il Ragioniere generale, che “i proventi delle aree di sosta a pagamento possono essere destinati anche soltanto, e in via generica, al trasporto pubblico locale, costituendo di fatto un ulteriore corrispettivo per il servizio, la cui quantificazione è sottratta al controllo dell’amministrazione”. In pratica i proventi non saranno più obbligatoriamente destinati ad altri parcheggi, ma potrebbero finanziare l’Amat tout court.
“È uno sfregio alla cittadinanza, in assenza di un piano parcheggi che dia risposta alle esigenze di mobilità dei poveri automobilisti palermitani e sopratutto è la chiara volontà di fare cassa sempre sugli stessi – attacca Fabrizio Ferrandelli -. Le nuove zone blu sorgerebbero a ridosso del nodo di collegamento del trasporto pubblico di piazza de Gasperi. In un piano di mobilità serio, invece, andrebbe incentivato il parcheggio delle auto in quella zona, come nodo di scambio per prendere gli autobus. In più il dato allarmante di questa delibera, che gli uffici predispongono su input della giunta, è che la stessa si inquadri nel contesto di un allargamento della Ztl in quella zona. Tasse su tasse senza nessun beneficio per i cittadini. Inutile dire che annunciamo battaglia”.
“Il contratto di servizio con Amat, votato dal consiglio comunale, ha previsto l’affidamento all’azienda di alcuni parcheggi – dice l’assessore alla Mobilità Iolanda Riolo – delibera che allarga la P18 serve a riequilibrare gli stalli, a favore dei residenti, fermo restando che ci sono anche gli stalli bianchi e quindi gratuiti, ed è una diretta conseguenza della volontà del consiglio che nel dicembre 2015 ha approvato il contratto. Questa zona è un nodo di interscambio, vista la presenza dei capolinea di molti autobus. Le zone blu consentiranno inoltre di eliminare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi e, come successo in via Libertà, garantiranno il ricambio di auto e incrntiveranno l’uso del trasporto pubblico. Ricordo però che tutti coloro che possono esibire un contratto di lavoro possono accedere ad abbonamenti con tariffe dedicate”.
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09 Settembre 2018, 06:05