Illegittimo divieto apertura locali | “Distorte le regole del mercato”

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18 Gennaio 2016, 15:54

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CATANIA – Una delibera di Giunta illegittima che non solo starebbe creando problemi economici per il Comune ma che, soprattutto, starebbe falsando le regole del libero mercato in città. Nello specifico in centro storico, all’interno della Ztl dove il rilascio della “scia”, la segnalazione certificata inizio attività, sarebbe bloccata dal 2012, anno in cui la Giunta ha stabilito, con l’atto n. 77, per l’assenza del relativo regolamento mai realizzato. Un’assenza che sarebbe legata alla mancanza del Piano commerciale, a sua volta legato alla pianificazione urbanistica, senza i quali non si potrebbe predisporre.

L’assenza di entrambi questi documenti avrebbe, dunque, reso illegittimo quanto previsto dalla Giunta municipale, tanto che starebbero piovendo ricorsi. Come denuncia il presidente della Commissione consiliare al commercio, Ludovico Balsamo che, stamani, insieme agli altri membri, ha incontrato il dirigente delle Attività produttive la cui direzione più volte, due, ha chiesto all’amministrazione di agire in autotutela.

“La questione è semplice – spiega Balsamo: la delibera di Giunta numero 77 non prevede il rilascio di nuove Scia all’interno della Zona a traffico limitato, subordinando le stesse all’approvazione di un regolamento che avrebbe dovuto vedere la luce entro i tre mesi successivi alla delibera. Cosa che – aggiunge – non è avvenuta, creando le condizioni attuali per cui vengono respinte richieste di apertura di locali legittime. Tanto è vero – prosegue il consigliere di Fratelli d’Italia – che c’è chi ha fatto ricorso e ha vinto”.

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Per questo, riporta sempre Balsamo, il dirigente delle Attività produttive ha chiesto all’amministrazione di annullare in autotutela l’atto deliberativo 77, una prima volta ad agosto e una seconda lo scorso 29 dicembre. Senza però ottenere alcuna risposta. “La situazione è molto grave – evidenzia il consigliere – perché non solo danneggia i commercianti, alterando le regole del libero mercato, in contrasto con la normativa nazionale ed europea, ma soprattutto, è causa di danno erariale per il Comune che, di fronte a eventuali ricorsi, soccomberebbe”.

La richiesta all’amministrazione, dunque, è quella di procedere immediatamente nella revoca in autotutela della delibera, dal momento che l’autorità che può revocarla è la stessa che l’ha emessa, e colmare i vuoti normativi, realizzando tutti i passaggi, a cominciare dalla redazione del Piano commerciale.

A replicare al consigliere è l’assessore al Commercio, Angela Mazzola che spiega come la revoca in autotutela dell’atto non serva. “La delibera 2012 – afferma – pose una sospensione cautelativa del rilascio delle licenze, a condizioni che, entro sei mesi, fosse stata realizzata la pianificazione. Ma per fare questo – continua – occorreva una serie di criteri oggettivi assenti. Scaduto il termine – precisa ancora – la sospensione delle licenze è venuta meno perché di fatto è venuta meno la stessa delibera”.

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18 Gennaio 2016, 15:54

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