Allarme diossina a Palermo| La Regione: "Nessun pericolo" - Live Sicilia

Allarme diossina a Palermo| La Regione: “Nessun pericolo”

Trovate tracce di diossina nel latte di una capra di un allevamento a Cruillas e scattano i controlli. Ma la Regione assicura: "Non ci sono pericoli per la salute".

EMERGENZA BELLOLAMPO
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Torna l’allarme diossina a Palermo. Tracce della sostanza cancerogena, infatti, sono state trovate nel latte di una capra di un allevamento del quartiere Cruillas e in un terreno di Piano dell’Occhio, vicino Torretta. Una circostanza che ha fatto scattare i controlli delle autorità.

La diossina, provocata dall’incendio della discarica di Bellolampo durato per giorni e ancora non del tutto spento, almeno in profondità, non sarebbe più solo nell’aria, dove è stato registrato un tasso cinque volte superiore alla norma, ma anche al suolo, col rischio di inquinamento del terreno. Questo hanno riscontrato anche i controlli disposti dall’Amia alla vigilia di Ferragosto.

“Non ci sono allarmi per la salute. La situazione ambientale nella zona di Bellolampo è sotto controllo, pur nella criticità dovuta alla presenza di valori di diossina in alcuni casi superiori ai valori massimi. Il tavolo tecnico interistituzionale, voluto dall’assessore Massimo Russo dopo l’incendio della discarica di Bellolampo, ha comunque già adottato gli opportuni provvedimenti a tutela della salute pubblica”. Lo dice Lucia Borsellino, direttore generale del Dipartimento attività sanitarie dell’assessorato regionale della Salute, dopo notizie sul superamento dei valori di diossina in alcuni campionamenti di latte effettuati in tre allevamenti situati nella zona di Torretta e nei pressi del quartiere Cruillas a Palermo.

“Stiamo monitorando la situazione con grande rigore – ha spiegato – alla luce delle ultime analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, che ha riscontrato valori due volte superiori a quelli massimi previsti dai regolamenti comunitari, l’Asp di Palermo ha già notificato ai proprietari degli allevamenti tre provvedimenti a scopo cautelativo con i quali viene vietata l’utilizzazione e la commercializzazione del latte munto da questi animali: questo latte dovrà essere consegnato giornalmente ai Tecnici della Prevenzione che si preoccuperanno della sua distruzione attraverso l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Palermo. E’ stato anche deciso il divieto di spostamento dei bovini e dei caprini presenti nei due allevamenti, sia per la macellazione che per qualunque altra finalità”. Martedì prossimo si riunirà nuovamente il tavolo tecnico interistituzionale al quale verranno invitati a partecipare anche rappresentanti del Ministero della Salute e dell’Amia.


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