Iacp, i dirigenti si autopremiavano |Sequestro da 290 mila euro - Live Sicilia

Iacp, i dirigenti si autopremiavano |Sequestro da 290 mila euro

Indagati per peculato l'ex direttore e il responsabile del settore tecnico

PALERMO – All’Istituto autonomo case popolari di Palermo si sarebbero autoliquidati premi in denaro senza che fossero stati programmati gli obiettivi da raggiungere e senza verificare i risultati ottenuti. 

I finanzieri del Nucleo di Polizia economico – finanziaria di Palermo, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso d’urgenza dalla procura della Repubblica nei confronti di Salvatore Giangrande ed Ernesto Butticè. Il primo, 74 anni, è stato direttore generale e presidente dell’Organismo indipendente per la valutazione delle performance e del controllo strategico dello Iacp. Butticè, 67 anni, ha ricoperto il ruolo dirigente del settore tecnico nonché di sostituto direttore generale dal 2009 al 2018.

L’indagine è iniziata nel 2017 ed ha riguardato il riconoscimento indebito “a pioggia” a dirigenti di varie indennità (di posizione organizzativa, di risultato, di produttività collettiva), che aveva già portato alla denuncia di sette persone, tra cui Gianfrande e Butticè, per il reato di abuso d’ufficio.

Secondo i pm della sezione reati contro la pubblica amministrazione della Procura, coordinati dall’aggiunto Sergio Demontis, Gianfrande e Butticè, tra il 2010 ed il 2015, avrebbe liquidato i premi senza l’elaborazione del “Ciclo di gestione della performance”, un sistema di monitoraggio previsto dalla riforma “Brunetta” per migliorare gli standard qualitativi ed economici dei servizi.

Le cifra contestata a Gianfrande è di circa 185 mila euro, mentre nel caso di Butticè supera di poco i centomila euro. Cifre che di fatto si sarebbero autoliquidati. Da qui l’ipotesi di peculato. Considerato il rischio che i soldi, una volta ultimate le indagini, potessero non essere più recuperabili, la Procura ha chiesto il sequestro di urgenza che è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari.

“Prosegue l’azione della guardia di finanza di Palermo, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica – dicono dal nucleo guidato dal colonnello Gianluca Angelini – per contrastare i reati contro la pubblica amministrazione e gli sperperi di risorse pubbliche che incidono sulle performances degli enti pubblici e sulla qualità dei servizi resi ai cittadini”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI