"La Lega apre ai movimenti|Uniti alle amministrative" - Live Sicilia

“La Lega apre ai movimenti|Uniti alle amministrative”

Intervista a Nino Minardo. Appello a tutti, da De Luca agli ex grillini.
IL CENTRODESTRA
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4 min di lettura

La Lega detta la linea: un patto federativo con i movimenti sul modello del Partito sardo d’azione. Un leitmotiv che ha scandito per mesi il dibattito politico isolano e che torna adesso in primo piano. Questa volta la mossa la fanno gli uomini di Salvini sventolando il vessillo dell’autonomia, un evergreen che gode ancora di tanti aficionados, a tendendo la mano a realtà civiche radicate sui territori. E arriva così una sorta di appello congiunto del proconsole leghista Stefano Candiani e del colonnello modicano Nino Minardo sulle colonne de “La Sicilia”.

Il deputato Nino Minardo, tra i più attivi tessitori del progetto, fa il punto sul cantiere politico da imbastire in tempi rapidi considerando che le elezioni amministrative sono alle porte. “Apriamo a tutti i movimenti civici regionali, provinciali e comunali”, sottolinea a più riprese il deputato modicano che preme sull’acceleratore in vista del voto di ottobre.   

Onorevole, come sarà la Lega del futuro?

“Le rispondo molto semplicemente spiegandole perché io ho sposato questo modello e ho scelto di aderire a questo partito”.

Prego.

“Questo è un partito che storicamente è legato e parte dai territori. La Lega Salvini Premier nazionale è già di per sé, per statuto, un insieme di partiti regionali. C’è la Lega Sicilia, la Lega Calabria e così via. E’ già una federazione al suo interno. Per questo motivo nei territori si apre a tutti quei movimenti territoriali che operano e possono sposare un programma di governo che risulta essere vincente in tante altre parti d’Italia”.

Tra gli interlocutori ci sono i movimenti autonomisti. No?

“Ora ci arrivo. Partendo dal presupposto che il nostro contributo come Lega per disegnare il progetto della Sicilia del futuro e mi riferisco già alle prossime amministrative di ottobre. Se deve nascere un tavolo con i movimenti che vogliono sedersi con la Lega per ragionare di una federazione deve nascere presto e concludersi prestissimo”.

Va bene. Ma quali sono i movimenti ai quali aprite le porte?

“Oggi noi lanciamo un appello a tutti i movimenti civici che ci sono in Sicilia. Quando dico tutti, dico tutti. Non si tratta di un appello limitato ai movimenti regionali ma è anche e soprattutto rivolto ai movimenti civici provinciali e comunali. Se c’è un movimento territoriale che gravita attorno alla nostra area politica noi vogliamo interloquire, federarci e lavorare insieme per quel territorio. Un’azione congiunta con un unico programma in prospettiva ci permette di agire divisi per poi colpire uniti”.

In che modo?

“Quando ragioniamo di elezioni nazionali o europee il riferimento non può che riguardare la Lega, che è un partito nazionale. Quando ragioniamo di elezioni amministrative, piuttosto che regionali, si può benissimo mantenere, in un progetto complessivo che ci vede stare insieme, la propria autonomia. Parliamo di una federazione”.

Porte aperte anche agli ex grillini di Attiva Sicilia?

“Certo. Non escludo nessuno. Se parliamo di movimenti regionali guardo dagli autonomisti, ai popolari, al movimento di De Luca, agli ex grillini. Io non precludo la possibilità a nessuno, io lancio un appello”.

Immagino che Diventerà Bellissima sarà un interlocutore privilegiato rispetto agli altri. No?

“Noi l’appello lo abbiamo lanciato a tutti i movimenti. Vediamo adesso quali saranno le reazioni. C’è una interlocuzione con vari movimenti e con altri la imbastiremo. Non ci sono interlocutori privilegiati. E’ chiaro però che Db abbiamo parlato molto, il percorso si è poi interrotto per l’emergenza coronavirus e adesso si può riprendere”.

Un percorso che adesso state rilanciando voi. Adesso siete voi a pressare di più in una fase nella quale Db iniziava a rafforzarsi.

“No. Noi non pressiamo. Questo non è un esperimento che stiamo facendo in Sicilia, ma è il modello che la Lega segue da anni in altre regioni. Oggi i tempi sono maturi per farlo anche in Sicilia con chi ovviamente ha voglia di farlo. Io non presso nessuno. Sia chiaro che è lecito cambiare idea”.

E’ pur vero che arrivare al voto delle amministrative siciliane aggregando nuovi pezzi attorno alla Lega vi fornisce maggiore potere contrattuale con gli altri partiti della coalizione. Forza Italia in Sicilia regge bene e FdI è molto radicato nei territori. Immagino sia un modo per arrivare più forti. No?

“Io sono dell’idea che quando ci aggrega attorno a un progetto pensato per il territorio si è sempre più forti. Poi ognuno fa il proprio ragionamento”.


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