BIANCAVILLA. Ha rischiato di essere ammazzato, parecchie volte, Giuseppe Amoroso, detto l’avvocato. Ma il boss di Biancavilla la pellaccia sembra avercela molto dura. E ogni agguato – anche in pieno giorno – è miseramente fallito. Ma Pippo l’avvocato aveva deciso di usare tutte le precauzioni e così andava in giro in una macchina blindata. Il capo indiscusso del clan Toscano- Mazzaglia-Tomasello, i rappresentanti di Cosa nostra a Biancavllla, è stato condannato a 20 anni di carcere dal gup Simona Ragazzi.
La città blindata
La giudice non ha concesso sconti, se non quelli previsti dal rito abbreviato, agli imputati del processo scaturito dal blitz Città Blindata, frutto di una complessa indagine condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Catania e dalla Squadra Mobile di Catania. Documentate le fibrillazioni nella cosca e anche i nuovi ingressi, come quello di Massimo Merlo dal clan Scalisi di Adrano, imputato nel processo ordinario.
Lo scettro del comando
L’inchiesta inquadra i vari passaggi dello scettro del comando dal 2014 al 2017: da Pippo Amoroso, al fratello Vito ad Alfio Ambrogio Monforte. Nel processo poi sono confluite le dichiarazioni del collaboratore Vincenzo Pellegriti, condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
La sentenza
Le condanne inflitte dal gup hanno superato, in alcuni casi, le richieste avanzate dai pm Andrea Bonomo e Valentina Sincero. La giudice Simona Ragazzi ha inflitto una pena di 20 anni a Giuseppe Amoroso, 14 anni ciascuno a Vito Amoroso, Alfio Ambrogio Monforte e Gregorio Gangi, 14 anni e 10 mesi ciascuno a Alfio Muscia e Carmelo Vercoco, 10 anni e 10 mesi a Riccardo Pellegrini. Si continua con Alberto Gravagna condannato a 12 anni, Roberto Licari a 10 anni, Vincenzo Salvatore Panebianco a 10 anni e 8 mesi, Tino Caruso, Angelo Girasole e Vincenzo Monforte a 8 anni, Mario Venia a 7 anni e 6 mesi, Marcello Merlo a 7 anni, Andrea Monforte a 6 anni e 4 mesi, Antonio Santo Grillo a 4 anni e 18 mila euro di multa, Vincenzo Pellegriti (collaboratore di giustizia) a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Nel dispositivo, il gup ha riqualificato il reato per Marcello Merlo (ex sindaco di Biancavilla) e Andrea Monforte in concorso esterno. Le motivazioni arriveranno tra 90 giorni.