I big verso le amministrative| Gli equilibri, le strategie e i nomi - Live Sicilia

I big verso le amministrative| Gli equilibri, le strategie e i nomi

E intanto scoppia il caso San Giovanni la Punta: centrodestra lacerato e una parte di FdI pronta a sostenere il candidato di Renzi.

CATANIA – I big scaldano i motori in vista delle elezioni amministrative, che si prevedono nel prossimo autunno. Una battaglia comune per comune che già infiamma partiti e correnti. Intanto, la corsa al voto di San Giovanni la Punta rischia di essere una gatta da pelare per i Fratelli d’Italia della provincia etnea, partito che esprime peraltro il sindaco metropolitano Salvo Pogliese. Laura Iraci Sareri, già presidente del consiglio comunale (la prima donna della storia cittadina) e leader del gruppo FdI, annuncia la nascita dell’iniziativa civica Alleanza puntese. Un nome dal sapore nazionale a sostegno però del centrosinistra e della candidatura dell’uscente Nino Bellia (Italia Viva). Martedì ci sarà la presentazione ufficiale.

Il caso

Una frattura che viene da lontano, da prima del lockdown. Da quando cioè, in zona FdI (partito peraltro già in maggioranza nel Comune etneo) si affollano ben tre aspiranti candidati sindaco. Troppi, probabilmente. La stessa Iraci (fondatrice del gruppo), Santo Trovato (civico, ma dai rapporti privilegiati con Pogliese, Basilio Catanoso e Raffaele Stancanelli) e Giuseppe Toscano (approdato nella Fiamma a fine dello scorso anno, dopo essere stato candidato alle ultime Regionali tra i Popolari e Autonomisti).

Per smistare l’ingorgo in zona Meloni, si ricorre allo strumento inedito delle primarie. Un esperimento che però non convince tutti e solleva perplessità. Sarà l’avvento del virus a congelare la competizione, ma non le lacerazioni. Con l’avvio della Fase 3, il banco salta definitivamente.

Verso lo strappo

A quanto risulta, il gruppo di FdI in Consiglio non sarà tuttavia sciolto da Laura Iraci. Un’indiscrezione che, se confermata, potrebbe avere delle conseguenze. La candidatura di Toscano, intanto, pare essere tramontata definitivamente. Resta in campo quindi Santo Trovato, in attesa che possa arrivare l’investitura ufficiale quale sfidante di Bellia per il centrodestra. Fuori dal perimetro dei Fratelli, c’è tuttavia da fare i conti anche con un’altra candidatura, quella del leghista Lorenzo Seminerio.

Centrodestra

Alle falde dell’Etna, dunque,  succede che il centrodestra non sia ancora riuscito a trovare la quadra e definire un profilo di coalizione che vada oltre le dispute dei singoli campanili. Tutto questo nonostante i big provinciali dei partiti che sostengono Nello Musumeci a Palermo si siano dati appuntamento più volte per definire una qualche strategia unitaria. Tavoli ai quali hanno partecipato a più riprese Salvo Pogliese e Alberto Cardillo (FdI), Ruggero Razza, Francesca Catalano e Giuseppe Zitelli (Diventerà Bellissima), Alessandro Porto (Udc), Marco Falcone e Nino D’Asero (FI), Anastasio Carrà e Fabio Cantarella (Lega), Giuseppe Lombardo (Grande Sicilia). 

Democratici 

La prossima settimana, il Partito democratico, su iniziativa del neo segretario Angelo Villari, discuterà la questione in sede di direzione provinciale. Pare più che scontata la ricandidatura del barballiano Graziano Calanna a Bronte (a sfidarlo l’ex senatore forzista Pino Firrarello e il civico Giuseppe Gullotta).

A Pedara, feudo del segretario regionale Antony Barbagallo, i dem sono pronti a puntare su Alfio Cristaudo, chiamato a sfidare il sindaco ancora tesserato Pd Antonio Fallica (già sfiduciato dal proprio partito, ma non dal versante destro della coalizione bipartisan che lo ha sostenuto cinque anni fa). In entrambi i casi sono ancora da definire i perimetri delle coalizioni che li sosterranno.

I renziani 

Italia viva. A Tremestieri Etneo, l’uscente Santi Rando (assai vicino al deputato regionale Luca Sammartino) è forte dell’ampia coalizione che lo ha sostenuto finora. Attualmente, a sfidarlo c’è il solo M5s. Non è da escludere però che dall’attuale maggioranza possa emergere qualche scontento. Come accennato, a San Giovanni la Punta, Nino Bellia (vicino invece a Nicola D’Agostino) ha nel frattempo silenziato i rumors che volevano al suo posto la candidatura del predecessore Andrea Messina. 

Pentastellati 

Il Movimento cinque stelle conferma la linea della terzietà tra i due poli e va da solo. In netto anticipo sui tempi,  ha già certificato la lista dei candidati sindaco ufficiali. Eccoli: Nuccio Tropi (Pedara), Simona Pulvirenti (Tremestieri Etneo), Giusi Rannone (San Giovanni La Punta) e Concetta Ambra (Trecastagni).

Le altre piazze

Mascali. Qui il pallino è tutto nelle mani del centrodestra. L’uscente Luigi Messina  (vicino all’assessore FI Marco Falcone) potrebbe trovarsi contro Alberto Cardillo (coordinatore provinciale di FdI) e Giuseppe Cardillo (sostenuto invece da un altro FI, il deputato Ars Alfio Papale). A Trecastagni si torna al voto dopo il commissariamento a seguito dell’inchiesta Gorgoni, con una sfida a tre: Pippo Messina (centrodestra), la già citata Concetta Ambra (M5s) e il più che probabile Raffaele Trovato (Iv).

Nella piccola Milo, la contesa è tra l’uscente Alfio Cosentino e Alfio Cavallaro. A San Pietro Clarenza, altro comune sciolto anzitempo, il già primo cittadino Enzo Santonocito è già da mesi in campo. A sfidarlo ci sarà Gaetano Angemi.  


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