ROMA – Requisire navi e caserme per isolare i migranti positivi al Coronavirus e garantire in sicurezza la quarantena. E’ questo il piano del Viminale per fronteggiare la doppia emergenza rappresentata dal mix sbarchi di migranti e potenziali contagi da Covid 19. Il ministero dell’Interno sta lavorando alla requisizione di una nuova nave per ospitare i migranti sul modello utilizzato sin qui con la Moby Zazà, traghetto che è stato ormeggiato a Porto Empedocle e che ospita i migranti sbarcati dalla Ocean Viking la scorsa settimana.
La nuova nave sarà ormeggiata nella costa orientale della Sicilia per accogliere anche i migranti sbarcati sulle coste calabresi. Altri stranieri saranno invece sistemati nelle caserme e di loro si occuperà il personale della Croce Rossa. Il piano del Viminale prevede il reperimento del maggior numero possibile di posti per fronteggiare gli arrivi che nelle prossime settimane si stima possano toccare quota 10mila unità. Nonostante il blocco dei porti, le navi delle Ong e le imbarcazioni autonome continuano a far rotta verso l’Italia approfittando della stabilità meteorologica che in questa fase dell’anno interessa il Mediterraneo.
La reazione del presidente della Regione. “Apprendo che il ministro dell’Interno Lamorgese, dopo il nostro sopralluogo di ieri, sarebbe stata costretta a telefonare al sindaco di Lampedusa per rassicurarlo – scrive il governatore su Facebook -. Mi fa piacere perché evidentemente ritiene, come in effetti è, di essere dalla parte del torto. Ma dovrebbe anche spiegare quale strategia intende adottare per garantire la sicurezza dei siciliani. Noi ieri abbiamo mandato su quell’Isola test sierologici e tamponi e domani imbarcheremo sempre verso le Pelagie una macchina per processare i tamponi in 20 minuti. A proposito, ci dica il ministro se sono stati utilizzati i tamponi prima di trasferire i migranti da una parte all’altra della Sicilia. Se così non fosse sarebbe grave. E ancora non mi è chiaro: il governo di Giuseppe Conte delibera o no lo “stato di emergenza” per Lampedusa, come chiesto dal Comune e dalla Regione? Ed ancora, possiamo finalmente conoscere quale protocollo il ministro dell’Interno ritiene debba essere seguito per tutelare migranti e cittadini? Ad esempio: domattina arriverà una nave a Pozzallo, con 60 migranti. Chi farà i tamponi? Dove faranno la quarantena? Il silenzio di Roma con chi ha la responsabilità costituzionale di tutelare la salute dei siciliani è diventato insopportabile e viola il principio di leale collaborazione cui anche il premier Conte dice di uniformarsi. O si concorda – sul piano sanitario – ogni azione con la Regione o non siamo più disponibili ad essere chiamati solo a supplire le gravi omissioni del governo centrale. Si diano una regolata”.
Intanto gli approdi non si fermano. Nonostante le condizioni del mare vengano date in peggioramento, stamattina sono sbarcati a Lampedusa (Agrigento) una quindicina di tunisini. La notte scorsa sono stati almeno tre i barchini – con massimo 10 persone a bordo – che sono stati agganciati dai soccorritori. Sono già partiti, intanto, i 70 migranti – 35 per motovedetta – il cui trasferimento era stato disposto ieri sera dalla Prefettura di Agrigento. Arriveranno in tarda mattinata a Porto Empedocle. Altri 150 circa dovrebbero invece essere imbarcati sul traghetto di linea “Sansovino”. I test sierologici effettuati ai migranti del Bangladesh fino ad ora hanno dato risultati negativi. La Regione Siciliana, sabato, ha fatto arrivare a Lampedusa test sierologici e tamponi e oggi dovrebbe essere inviato un macchinario capace di processare i tamponi in 20 minuti.
Un’imbarcazione con circa 57 migranti partita dalla Libia si trova col motore in avaria e sta imbarcando acqua a sud di Lampedusa, a poche miglia dalle acque Sar italiane. L’ha segnalato un parente di una persona a bordo al servizio telefonico Alarm Phone, che ieri aveva già allertato le autorità sulla necessità di soccorso.